Cerca

Economia & Giustizia

Il suv più caro del mondo? Costa 12 milioni (e 5 anni di carcere...)

In Tribunale a Torino le condanne per il fallimento della Vercarmodel Saro

Il suv più caro del mondo? Costa 3 milioni (e 5 anni di carcere...)

Dodici milioni di euro e cinque anni di reclusione. Costa davvero caro il suv più caro del mondo, quello che doveva nascere in provincia di Torino e stuzzicare i desideri proibiti dei mercati arabi. Invece, il grande sogno è finito con le condanne per bancarotta fraudolenta.

A stabilirlo è il Tribunale di Torino, dove è terminata l’avventura della Vercarmodel Saro, l’azienda di Beinasco che, dopo aver lavorato per clientela del calibro di Ferrari e Audi, si era lanciata nel progetto per la realizzazione di un maxi suv, un mix tra un film di Mad Max e un autosalone per sceicchi: il Karlmann King, una carrozzeria futuristica (quasi da film apocalittico, appunto) progettata da Luciano D'Ambrosio, ispirata agli aerei Stealth, con rifiniture in oro, sedili in pelle di coccodrillo, divanetto, cassaforte, un piccolo frigorifero e una tv gigante. Il costo? Tre milioni di euro, pronto per i mercati arabi e cinese.
Ma del Karlmann, che aveva occupato parecchio spazio anche sulle riviste motoristiche, sono stati realizzati giusto due esemplari, poi la società è naufragata. Uno scenario di cassa integrazione per i 96 dipendenti, mancanza di commesse ma anche, secondo la Guardia di Finanza, lo “svuotamento” dei conti societari a favore dei suoi amministratori. Da qui le accuse (e anche gli arresti) di bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Inoltre, secondo gli investigatori, ci sarebbe stato il tentativo di “cedere” il ramo d’azienda sano, ossia quello della creazione del suv vero e proprio, a un’altra società.

Per Rosario Falsone, sessantenne titolare e amministratore delegato della società, il giudice Gloria Biale, ha disposto una condanna a 5 anni di reclusione. Per i suoi figli Noemi, Mario e Giorgio pene comprese fra uno e due e quattro mesi di reclusione. Tre anni e tre mesi, invece, per il commercialista della società, Domenico Stella.

Il dispositivo di condanna prevede anche il sequestro di orologi di lusso e somme su diversi conti correnti, nonché proprietà immobiliari (tra cui una trattoria) per un valore di circa un milione e 700mila euro. Nulla, però, in confronto alla provvisionale per il curatore fallimentare e liquidatore della società: 12 milioni di euro. Somma in cui probabilmente potranno rientrare, oltre a vari beni in liquidazione, anche i due prototipi del suv “apocalittico”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.