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Cronaca
24 Maggio 2025 - 11:25
La Procura di Torino ha avviato un’indagine per omicidio colposo in relazione al decesso di Carmelo Centineo, imprenditore di 51 anni residente nel capoluogo piemontese. L’uomo è stato trovato privo di vita nella propria abitazione sabato 17 maggio, meno di 24 ore dopo essere stato dimesso dall’ospedale Martini, dove si era recato a causa di dolori toracici. Al momento non risultano persone iscritte nel registro degli indagati.
Secondo quanto ricostruito finora, Centineo si sarebbe presentato al pronto soccorso nella notte tra venerdì e sabato, riferendo sintomi riconducibili a un malessere toracico. Dopo gli accertamenti iniziali, i medici avrebbero escluso patologie acute di natura cardiovascolare, diagnosticando un episodio ipertensivo. Al paziente sarebbe stato prescritto un trattamento farmacologico a base di ansiolitici e, in assenza di ulteriori sintomi critici, ne sarebbe stata disposta la dimissione.
Nella giornata successiva, non ricevendo alcuna risposta alle chiamate, il figlio ventenne si è recato presso l’abitazione, dove ha trovato il padre ormai privo di vita. La segnalazione è stata immediatamente trasmessa all’autorità giudiziaria.
La Procura ha disposto l’apertura di un fascicolo a carico di ignoti e l’avvio di accertamenti tecnici, con l’obiettivo di chiarire le circostanze cliniche e procedurali che hanno preceduto il decesso. Tra gli elementi su cui si concentrano gli inquirenti figurano:
La valutazione medica effettuata in pronto soccorso e le relative indagini diagnostiche;
La compatibilità tra la sintomatologia riferita dal paziente e la terapia prescritta;
L’eventuale necessità di ricovero o di ulteriori esami clinici prima della dimissione.
Non è escluso che, nelle prossime ore, venga disposta l’autopsia per accertare con esattezza la causa della morte, con il supporto di un consulente medico-legale nominato dalla magistratura.
Carmelo Centineo era titolare di un’impresa di pulizie operante nel settore dei servizi civili e industriali. Lascia due figli di 20 e 17 anni. Il caso ha destato attenzione anche in ambito sanitario, poiché solleva interrogativi sull’adeguatezza delle procedure di valutazione in pronto soccorso in presenza di sintomi cardiaci riferiti da soggetti in età lavorativa.
Il reato ipotizzato – omicidio colposo – in ambito sanitario si configura qualora venga riscontrata una condotta professionale che, per negligenza, imprudenza o imperizia, abbia determinato o favorito un evento letale. La configurazione del reato e l’eventuale iscrizione di personale medico tra gli indagati dipenderanno dall’esito degli accertamenti peritali e dalle testimonianze acquisite.
L’indagine è ancora in una fase preliminare. La documentazione sanitaria, i referti e le registrazioni interne dell’ospedale Martini saranno sottoposti a esame approfondito da parte degli inquirenti per stabilire l’eventuale sussistenza di responsabilità.
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