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Il progetto
27 Maggio 2025 - 06:40
Oggi sono solo macerie e ruderi infestati da spacciatori e clienti, “fantasmi” che non hanno mai praticamente abbandonato quell’area di Barriera di Milano. Nonostante i lavori in corso per abbattere ciò che resta della Gondrand, ex azienda di trasporti che si affaccia su via Cigna. Ecco, ma come si presenterà domani quell’area? Il progetto si sta definendo in queste settimane, con l’obiettivo di completare la trasformazione nel 2027. Quando tutto il quartiere avrà un volto totalmente nuovo, con supermercato, negozi e un albergo in una zona che accoglierà la futura linea 2 della Metro.
È per questo che l’intervento è rientrato in un piano unitario e coordinato dalla Città di Torino, che comprende anche la vicina ex Carlin: «Anche se la riqualificazione ancora non si vede concretamente, sta andando avanti - spiegano infatti dal Comune - Inoltre, nonostante si tratti di una proprietà privata, stiamo seguendo il progetto nell’ex Gondrand alla luce delle grandi trasformazioni che sono previste anche nell’area immediatamente adiacente». La Metro 2, appunto: per questo è allo studio un masterplan aggiornato che, oltre alle proprietà di Gondrand e Carlin, coinvolge anche InfraTo, la partecipata comunale che sta seguendo la progettazione della metropolitana.
Ma intanto cosa sta succedendo nell’ex Gondrand e cosa succederà da qui in avanti? Il 29 aprile tutti i residenti di via Cigna hanno visto l’abbattimento del palazzo di sei piani che era tristemente diventato il simbolo del degrado di quell’area, anche perché un senzatetto di 43 anni era morto precipitando nel vano ascensore. Poi sono arrivate le ruspe, cui spacciatori e clienti si sono alternati fra le macerie e i ruderi ancora in piedi. Ma ancora per poco, come anticipa Luciano Mandiello di All Building 1 srl, il gruppo proprietario dell’area: «Il programma va avanti e, a breve, verrà abbattuto il grande capannone: in questi giorni è previsto l’arrivo dei macchinari specifici per demolizione, macinazione e asportazione dei materiali».
Ma poi cosa verrà costruito? Si prevedono fabbricati ricettivi, commerciali e di somministrazione, per un’area che da sola copre 16mila metri quadri. Traduzione? «Le funzioni non sono ancora ben dettagliate - prende tempo Mandiello - Ma, in generale, sono previsti negozi, locali, uffici e un supermercato, con annesso ampio parcheggio. Anche perché il masterplan comprende la realizzazione di nuove strade e di impianti sportivi nell’area delle piscine Sempione». Come chiedono in tanti, a partire dal presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto. Risponde ancora l’imprenditore: «Anche alla Gondrand c’è l’opzione di una palestra ma i dettagli sono prematuri».
Resta il nodo dei tempi: quanto ci vorrà per avere idee più precise e, soprattutto, vedere i risultati di questo progetto? «Ci sono tante variabili complesse, purtroppo e per fortuna. Ma c’è un lavoro eccezionale di tutte le parti interessate. Obiettivo nostro è concludere i cantieri un anno e mezzo dopo aver ritirato il permesso di costruire, che contiamo di ottenere entro fine anno».
Quindi il “taglio del nastro”, salvo imprevisti, potrebbe concretizzarsi a metà 2027: «Noi andiamo avanti spediti nonostante la complessità dell’area - conclude Mandiello - Io credo molto nella riqualificazione della zona Nord che, nel giro di 10 anni, vedrà una grande trasformazione».
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