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IL CASO

Aria più pulita, meno Pm10: il Piemonte registra i dati migliori degli ultimi 20 anni

Ma la Regione e l’Arpa avvertono: “Ora non abbassare la guardia. Obiettivi più severi in arrivo con l’Europa”

Aria più pulita, meno Pm10: il Piemonte registra i dati migliori degli ultimi 20 anni

l Piemonte respira meglio. Secondo i dati presentati nella nuova Relazione sullo stato dell’ambiente in Piemonte, a cura della Regione e dell’Arpa, il 2024 ha fatto segnare un netto miglioramento della qualità dell’aria, con solo 54 giorni di superamento dei limiti per le polveri sottili (Pm10). Un dato in forte calo rispetto ai 66 giorni del 2023, ai 98 del 2022 e soprattutto ai 197 registrati nel 2005. Anche i primi cinque mesi del 2025 confermano la tendenza: i valori rilevati risultano i migliori degli ultimi anni. «Sono dati oggettivi – ha commentato l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati – che dimostrano i progressi compiuti negli ultimi vent’anni. Siamo vicini al rispetto pieno dei limiti di legge, sia per la qualità dell’aria sia per quella dell’acqua, dove sono stati fatti importanti investimenti». Marnati ha anche evidenziato il lavoro in corso sui siti contaminati, con l’obiettivo di favorire il recupero delle aree abbandonate attraverso incentivi normativi e fiscali, evitando il consumo di suolo vergine. «Abbiamo creato meccanismi premianti per attirare investimenti proprio in quelle aree», ha spiegato. Sul fronte dei rifiuti, l’assessore ha ricordato i nuovi piani per la raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti speciali, che hanno permesso alla Regione di ottenere 36 milioni di euro di fondi europei da destinare allo sviluppo delle filiere dell’economia circolare. «Il Piemonte punta alla bioeconomia e all’innovazione, sfruttando le nuove tecnologie per chiudere il ciclo dei materiali», ha aggiunto. Anche il direttore generale dell’Arpa Piemonte, Secondo Barbero, ha sottolineato i risultati ottenuti nella lotta all’inquinamento atmosferico, attribuendoli all’efficacia delle misure di risanamento adottate negli anni. Ma ha lanciato un avvertimento: «Non possiamo rilassarci. La nuova direttiva europea, in vigore dal 2030, abbasserà ulteriormente i limiti consentiti. È il momento di prepararsi da subito, riducendo ancora le emissioni». Il clima rimane una sfida cruciale. Il 2024, secondo il rapporto, è stato l’anno più caldo e umido della serie storica in Piemonte. Quanto ai siti contaminati, su 2.109 censiti in tutta la regione, 1.252 hanno concluso il percorso di bonifica, mentre per i restanti 857 i procedimenti sono ancora in corso.

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