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Fotografia

Ci sono ancora lucciole in Piemonte: gli scatti di Valerio Minato

Il fotografo torinese, invita a rallentare e a riscoprire la bellezza nascosta nelle piccole cose: la luce dei piccoli insetti ci ricorda che la natura sa ancora emozionare.

Ci sono ancora lucciole in Piemonte: gli scatti del fotografo Valerio Minato

Foto di Valerio Minato

Ogni anno, tra le calde notti di fine primavera e l’inizio dell’estate, la natura mette in scena uno degli spettacoli più delicati e suggestivi del nostro ecosistema: la danza delle lucciole. E quest’anno, a raccontare questa meraviglia con il suo obiettivo è stato Minato, il noto fotografo torinese già celebre per i suoi scatti mozzafiato della luna e della natura selvaggia.

Minato, riconosciuto a livello nazionale per la sua sensibilità visiva e premiato in più occasioni per i suoi ritratti notturni del cielo e del paesaggio, ha deciso di rivolgere la sua attenzione a uno degli spettacoli più effimeri e poetici della biodiversità italiana. In silenzio, armato solo della sua macchina fotografica e di una profonda pazienza, ha atteso nei boschi intorno a Torino l’apparire di quei minuscoli punti di luce che, ogni anno, sembrano riportare la magia sulla terra.

Quella delle lucciole non è magia, ma bioluminescenza: un fenomeno scientifico tanto affascinante quanto raro. Questi piccoli coleotteri della famiglia dei Lampyridae producono luce attraverso una reazione chimica nel loro addome, dove l’ossigeno, unito alla luciferina e attivato dalla luciferasi, genera un bagliore freddo e intermittente. Una forma di energia che non emette calore, ma racconta, in ogni impulso luminoso, una storia antica: quella del corteggiamento tra maschi e femmine, che si cercano e si riconoscono attraverso segnali luminosi.

Nei suoi scatti, il buio dei boschi è rotto da piccoli sciami di luci galleggianti, che sembrano stelle cadute in cerca di compagnia. Ogni immagine è una finestra aperta su un mondo che esiste ancora, fragile e meraviglioso, a pochi passi da noi.

“Ogni estate, questo rito si ripete. E ogni volta mi affascina e sorprende come la prima. Perché in un mondo in corsa, dove tutto sembra artificiale e rumoroso, le lucciole ci ricordano che la bellezza può essere piccola, silenziosa… e pulsare di luce propria.” scrive il fotografo, condividendo le foto con un post su Facebook.

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