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IL FATTO

Hikikomori: in Piemonte a rischio un ragazzo su 3

Entro fine anno pronta una legge della Regione

Hikikomori: in Piemonte a rischio un ragazzo su 3

Ritirarsi da qualsiasi attività sociale (compresa la scuola), chiudersi in una stanza, rifutare ogni contatto con il mondo fuori. Sono gli Hikikomori, giovanissimi, prevalentemente di sesso maschile. «Un quadro clinico che spesso vede una sintomatologia legata all’ansia» spiega Valentina Di Liberto, sociologa presente al convegno “Analisi sul fenomeno Hikikomori post pandemia”. Una patologia che non ha matrici geografiche. In Piemonte, secondo un recente studio condotto in 302 scuole, sono stati evidenziati dati preoccupanti: ben 149 i casi di ritiro sociale, un rapporto di uno su tre. Tra loro, 37 studenti che mostravano segni anticipatori, 70 assenti da tempo non formali. Intanto la Regione sta lavorando a una legge, di cui il primo firmatario è l’ex consigliere Diego Sarno: fondi e sostegno proprio da dedicare alla causa. Una legge che, data la sua importanza, vede eccezionalmente destra e sinistra lavorare insieme senza distinzione di bandiere politiche. Il provvedimento dovrebbe essere pronto entro la fine del 2025.

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