l'editoriale
Cerca
Sanità
15 Giugno 2025 - 06:16
Il 31 luglio. È questa la data cerchiata in rosso sul calendario di medici, infermieri, direttori sanitari e assessore alla Sanità. Perché quel giorno, ormai non tanto lontano, scadranno i contratti dei cosiddetti gettonisti, come da decreto del 17 giugno 2024. Professionisti pagati, appunto, a gettone senza i quali i nostri pronto soccorso molto semplicemente non potrebbero neanche aprire. L’allarme lo ha lanciato il Simeu, la Società italiana di medicina di emergenza e urgenza, e coinvolge il Piemonte in primis perché la nostra regione ha il “record” dell’affidamento a personale esterno. In alcuni casi, come avviene per l’Azienda Sanitaria Locale di Alessandria, si arriva all’80%. Senza di loro innesto, quindi, il rischio è la paralisi. L’equilibrio è complesso, soprattutto se - a poco più di un mese dal loro scadere - non si hanno cifre ufficiali su quanti siano i contratti da rinnovare. «Siamo al lavoro per rinnovarne il meno possibile senza chiudere i reparti», spiega l’assessore Federico Riboldi. L’obiettivo, quindi, sembra arrivare alla soglia del “tanto quanto basta” per scongiurare la paralisi dei servizi di primo soccorso, impedendone il tracollo estivo.
Ma i “gettonisti” «non sono il demonio. Anzi, oggi servono, è questa la verità. Capisco che non vada bene, ma ci stiamo lavorando». Così il presidente della Regione Alberto Cirio a margine della condivisione dell’Agenda Sanità regionale.
Ieri mattina, all’ospedale pediatrico Regina Margherita, il presidente, insieme all’assessore, ha commentato gli ultimi dati provenienti dal report Anac - Autorità anti corruzione -, che vedono il Piemonte in testa alla classifica delle regioni per spesa nei medici “a chiamata” - 115 milioni di euro, quasi un quarto del totale nazionale, di poco meno di mezzo miliardo -. «Ci dicono che spendiamo più della Lombardia (110 milioni, ndr), ma perché facciamo di più», dice Cirio un po’ stizzito.
Certo è che, sebbene non vada demonizzata, l’esternalizzazione dei medici porta con sé un elevato onere per le amministrazioni - si arriva anche a 1.200 euro per turno -, in cambio di servizi non adeguati, commenta il presidente di Anac, Giuseppe Busia. «Indubbio che sia un tema da affrontare - afferma Riboldi -, motivo per cui c’è un Tavolo coordinato da Franca Dall’Occo, direttore generale del Mauriziano». «Entro fine anno l’obiettivo è abbassarne l’incidenza complessiva del 25%. In alcuni casi, come l’Asl Al, arrivando anche al 40%. Per farlo ci vuole un buon mix di capacità manageriale ed empatia».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..