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Il progetto

Il nuovo Valentino più vicino da autunno con il quinto step

Nella scorso Consiglio comunale l’assessore al Verde Francesco Tresso ha fornito l’avanzamento sullo stato dei lavori più attesi dell’anno, da circa 13 milioni di Pnrr

Il Parco del Valentino vince il primo premio ai City'Scape Awards 2025

Render della riqualificazione del Parco del Valentino, da Torino Cambia

A piano ultimato ci saranno anche i due battelli elettrici a solcare le acque del Po e una darsena su cui organizzare eventi di interesse sociale, come matrimoni sul fiume. Per il momento è ancora tutto all’orizzonte, ma i lavori potrebbero anticipare i termini (metà 2026).

A dare lo stato di avanzamento, su interpellanza del vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, è stato l’assessore al Verde di Palazzo Civico Francesco Tresso, nell’ultimo Consiglio di lunedì scorso.

La riqualificazione e il recupero delle aree verdi del Parco del Valentino - alla fase 4 del cronoprogramma - sarebbe quasi a metà: dopo la riapertura dell’area di viale Mattioli a fine dicembre, tra aprile e maggio è stata la volta di viale Virgilio e le aree prospicienti la Promotrice delle Belle Arti da viale Medaglie d'Oro fino all'incrocio con viale Ceppi. Lo scorso 6 giugno, invece, riconsegnate alla Città tutte le aree di viale Crivelli. Mancano all’appello la porzione terminale di viale Virgilio, di viale Turr, di parte di viale Boiardo, dell'area del Roseto del Giardino Roccioso e dell'incrocio tra i viali Ceppi, Crivelli e Medaglie d'Oro. Il termine previsto qui è la fine di ottobre 2025. Ma per Tresso «possibile che l'avanzamento delle lavorazioni consenta di ultimare in anticipo alcune opere, con conseguente restituzione anticipata delle aree alla Città».

In corso invece il restauro del Borgo Medievale con un avanzamento del 20% delle opere e collaudo entro il prossimo anno. «Dispiace constatare che dal progetto restino fuori i servizi igienici di viale Cappi, elemento fondamentale della fruibilità degli spazi pubblici, troppo spesso trascurato. Su questo continueremo ad insistere», promette Firrao.

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