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AGRICOLTURA
02 Luglio 2025 - 14:40
I rappresentanti di Coldiretti Torino hanno deciso di non votare i bilanci degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) e dei Comprensori Alpini (CA) relativi al 2024, in segno di protesta contro la decisione della Regione Piemonte di coprire solo l'83% dei danni causati dalla fauna selvatica.
La protesta, che coinvolge anche altre federazioni provinciali del sindacato agricolo, nasce dal disappunto per lo stanziamento deciso dalla Regione, che ha approvato un risarcimento di 3.604.844,99 euro, a fronte di danni per un totale di 4.639.293,72 euro. Questo significa che, secondo i calcoli, circa il 17% dei danni riscontrati non verrà coperto.
Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino e vicepresidente regionale con delega alla fauna selvatica, ha sottolineato come questa decisione abbia portato il sindacato a prendere una posizione estrema, ma necessaria. Secondo Mecca Cici, la situazione è insostenibile, poiché gli ATC e i CA riescono a integrare il contributo regionale con appena un 10% delle proprie risorse, e di conseguenza non sono in grado di coprire la totalità dei danni causati dai cinghiali, principale causa dei danni alle colture.
Nel 2024, la Regione Piemonte ha registrato 4.379 richieste di risarcimento per danni alle colture agricole, per un valore totale di circa 4,6 milioni di euro. I cinghiali sono stati responsabili di circa il 70% di questi danni, seguiti da ungulati ruminanti (12%), corvidi (9%) e altre specie animali.
Le principali tipologie di danno riguardano la distruzione delle zolle, con oltre 14.000 ettari danneggiati, e la distruzione dei prodotti a termine, che ha colpito circa 4.500 ettari. La perdita totale di prodotto agricolo in Piemonte è stata stimata in 177.000 quintali. La provincia di Torino si è confermata come la più colpita, con una perdita di 54.000 quintali nel 2024.
I risarcimenti vengono distribuiti attraverso gli ATC, i CA, le Province e la Città Metropolitana di Torino, che gestiscono le istruttorie e successivamente trasferiscono le somme alle aziende agricole danneggiate. Tuttavia, nonostante gli sforzi, il contributo insufficiente da parte della Regione ha sollevato preoccupazioni riguardo all'efficacia dei risarcimenti per coprire i danni effettivamente subiti dalle imprese agricole.
La decisione di Coldiretti Torino di astenersi dal voto sui bilanci è stata definita come un atto di lotta sindacale per sollecitare la Regione a garantire risarcimenti più equi e sufficienti a coprire i danni causati dalla fauna selvatica. Il sindacato ha annunciato che continuerà a utilizzare questa forma di protesta fino a quando non verranno soddisfatte le richieste delle aziende agricole e non verrà garantito il giusto risarcimento per i danni subiti.
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