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Sanità

Due milioni per i disturbi alimentari...e taglio ai sottosegretari

L’ostruzionismo ha funzionato, e il Consiglio “dirotta” una parte del bilancio sui disturbi del comportamento alimentare (Dca), togliendo 100mila euro ai suoi sottosegretari.

Due milioni per i disturbi alimentari...e taglio ai sottosegretari

La due giorni in Consiglio regionale, in cui si erano susseguiti più di 5mila emendamenti da parte della minoranza che si opponeva all’aumento delle “spese istituzionali” e alla poca trasparenza del bilancio previsionale, si è chiusa ieri, portando i suoi frutti.

Nel mirino i 300mila euro destinati agli staff dei sottosegretari, nuove figure introdotte da questa legislatura, «che nessuno nel merito ci ha spiegato cosa debbano fare, dal momento che non c’è un regolamento di riferimento»”, lamentava martedì scorso la consigliera Nadia Conticelli (Pd).

La variazione di bilancio
Una spiegazione non è ancora ancora arrivata (anche perché la maggioranza aveva lasciato solo l'assessore al Bilancio Andrea Tronzano), ma un parziale passo indietro sembra essere dato dalla riduzione della cifra iniziale per lo staff di Giunta - da 3,1 milioni a 3 milioni, ma comunque in aumento rispetto allo scorso bilancio, che ne prevedeva 2,8 - e dai due milioni da stanziare - da qui al 2027 - in favore dei Dca. «Un’azione congiunta dei gruppi di minoranza in consiglio regionale cheha portato a modificare una variazione di bilancio iniqua proposta dalla Giunta Cirio», fanno sapere con una nota congiunta Sarah Disabato (M5S), Vittoria Nallo (Sue), Gianna Pentenero (Pd) e Alice Ravinale (Avs).

Il fondo sui Dca
Le risorse in più dovrebbero servire a creare équipe multidisciplinari e reparti dedicati, per garantire cure continuative e specialistiche nella lotta a questi disturbi: «Una piaga silenziosa che colpisce tantissime famiglie. Non possiamo lasciare soli pazienti e famiglie che affrontano questo dramma», dichiara Nallo. Soddisfatta anche per il segnale di «serietà e rispetto delle priorità dei piemontesi», dato.
Diversi i capitoli di spesa affrontati, tra cui il contributo al sistema museale, un intervento straordinario per il Forte di Fenestrelle, il sostegno alla Fondazione Cultura. «Nella variazione si devono, invece, porre le basi per un cronoprogramma verso l’assestamento di bilancio, che metta al centro i capitoli», commentano ancora Ravinale, Disabato, Nallo e Pentenero.

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