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La svolta di Stellantis

Fiat, ecco (finalmente) la 500 Ibrida che prova a salvare Mirafiori

Per la fabbrica, piano di rilancio in tre fasi. Prezzo 17.000 euro, produzione 100.000 l'anno

Torino, vi sveliamo la Fiat 500 Ibrida che prova a salvare Mirafiori

Dalle parole ai fatti. È il claim che Stellantis ha scelto per presentare la nuova Fiat 500 Ibrida, ossia l'auto da cui dipende il futuro di Mirafiori. E in fabbrica, a due passi dalla linea produttiva, è il ceo stesso di Fiat, Olivier Francois, a raccontare. "Qui dove è cominciato tutto" dice, in una data significativa: il 4 luglio che è l'anniversario della Fiat. E dalle parole ai fatti vale anche per noi che oggi, 4 luglio 2025, siamo entrati in fabbrica, a Mirafiori, per raccontarvi quest'auto di cui vi avevamo dato le anticipazioni.

"Avevamo detto che avremmo riportato a casa la Fiat 500 Ibrida". La scommessa su Torino, che include anche tutta la direzione di Europe Enlarged, fra design, management, digitalizzazione. "Ci siamo parlati con John Elkann per arrivare a questa presentazione". Il ceo di Fiat la definisce "la 500 per la gente vera, la 500 pragmatica. È stata una bella scommessa ibridizzare un'auto elettrica, quando i clienti si chiedono perché abbiamo chiuso la 500 termica. Ma sono le regole europee che ci hanno portato a questo".

"Nel gruppo Stellantis ci è stato dibattito, ma ce l'abbiamo fatta. Bene scommettere sulle regole europee, ma meglio ancora scommettere sul cliente. come diceva Branduardi si può fare". Una presentazione che Olivier Francois conduce di fronte al sindaco Stefano Lo Russo e al presidente della Regione Alberto Cirio, ossia la concordia istituzionale che ha a sua volta scommesso su questa auto. E, fattore importante, al presidente dell'Unione Industriali Marco Gay.

Il piano per Mirafiori è fatto in tre fasi: Fiat 500 ibrida è la prima. Con un prezzo di vendita a 17.000 euro. Obiettivo di produzione 5.000 già quest'anno, consegne a dicembre. "Poi minimo 100.000 pezzi all'anno a velocità di crociera. Parliamo di produzione non di vendita. Ci sarà il secondo turno in fabbrica - annuncia Olivier Francois -. E ci sarà la discesa progressiva della cassa integrazione.

Queste le cifre per la fabbrica, cui si aggiunge l'impatto sull'indotto: su questa auto lavorano più di 145 fornitori nazionali, di cui 70 in Piemonte. E, "per sottolineare il legame", la Ibrida sarà chiamata Torino. 

Poi, la fase 2: nel 2027 si tornerà sull'elettrica, con una versione equipaggiata con nuove batterie "made in Stellantis", più economiche, che consentiranno di portare la 500e "finalmente il prezzo giusto", ossia attorno ai 20.000 euro. Infine, la terza fase, ossia l'arrivo della nuova 500, ridisegnata e ammodernata. Nel 2030.  Un piano ambizioso, che va oltre la scommessa. Un "all in" su Torino. Dal 2026. 

Nella visita lungo la linea della Fiat 500 (elettriche e ibride in preproduzione sfilano alternate), che facciamo insieme, stavolta nessuno azzarda selfie menagramo, come accaduto quando l’ex ceo Tavares inaugurò il reparto eDct (salvo annunciare cassa a valanga o persino chiusure l’indomani), ma Alberto Cirio e Stefano Lo Russo si concedono un test drive sulla pista interna dello stabilimento, con il ceo Olivier Francois appollaiato dietro, con la testa fuori dalla capote.

Per entrambi, questa è una notizia attesa: Cirio sottolinea l’importanza dell’impatto della Fiat 500 sull’indotto, «con oltre 70 imprese piemontesi», mentre per Lo Russo si tratta di «un mantenimento degli impegni di Stellantis. L’auspicio è che le criticità che erano maturate, soprattutto nelle nell’ultima fase della gestione del precedente amministratore delegato, possano con questo nuovo vertice aziendale trovare un un cambio di passo“».

Appuntamento, per la città, al debutto ufficiale a novembre: al Torino Film Festival.

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