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Camionista muore stroncato dal caldo: aveva una temperatura corporea di 41°

L’uomo è stato trovato privo di sensi in strada del Francese: inutile la corsa in ospedale

Camionista muore stroncato dal caldo: aveva una temperatura corporea di 41°

Camionista muore stroncato dal caldo: aveva una temperatura corporea di 41° (foto di repertorio)

Ha perso la vita lavorando, ucciso - con ogni probabilità - dal caldo estremo di questi giorni. 

E' successo oggi pomeriggio a Torino, dove un camionista di 57 anni, Guido Biagini, ha perso la vita dopo essere stato trovato privo di sensi accanto al suo mezzo, in un’area industriale di Strada del Francese. L’uomo, dipendente di un’azienda della provincia di Cuneo, è stato soccorso attorno alle 16.30, quando la città era stretta nella morsa dell’afa, con temperature che sfioravano i 35 gradi. I primi ad arrivare sul posto sono stati gli agenti della polizia municipale, seguiti dai sanitari del 118. Il camionista, in condizioni critiche, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni Bosco. Al suo arrivo, era già in arresto cardiaco. I medici hanno tentato disperatamente di rianimarlo per oltre mezz’ora, ma ogni sforzo si è rivelato vano. Il decesso è stato constatato poco dopo. L’uomo presentava una temperatura corporea di 41 gradi, un valore compatibile con un colpo di calore. Non è ancora chiaro se il malore sia sopraggiunto durante o subito dopo le operazioni di scarico del camion. Tuttavia, il contesto ambientale e le condizioni climatiche fanno pensare a un legame diretto tra il decesso e l’ondata di calore che sta colpendo il Piemonte in questi giorni.

Dal 2 luglio in Piemonte è in vigore l’ordinanza del presidente della Regione Alberto Cirio che regola le condizioni di lavoro in situazioni di esposizione diretta e prolungata al sole per i lavoratori dei settori agricolo, florovivaistico, dei cantieri edili e affini e per i rider e i lavoratori della logistica. L’ordinanza prevede che nei giorni ad alto rischio “ove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio” scatti il divieto di lavoro in condizioni di esposizione diretta e prolungata al sole tra le 12.30 e le 16 per attività classificabili come “attività fisica intensa” o altre attività equiparabili. Un’ordinanza che purtroppo non è stata sufficiente a salvare la vita del camionista.

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