l'editoriale
Cerca
IL CASO
06 Luglio 2025 - 10:04
«Il dolore che provo è troppo grande, non si può spiegare». Marzia, madre di Jacopo Peretti, non riesce a darsi pace dopo la morte del figlio, ucciso nell’esplosione che ha sventrato un palazzo in via Nizza, a Torino, nella notte tra domenica e lunedì. La donna ha appreso nel pomeriggio la notizia dell’arresto della guardia giurata ritenuta responsabile del gesto che ha stravolto la sua famiglia. Jacopo, 33 anni, originario di Mazzè, si era trasferito nel capoluogo per studiare Amministrazione, Finanza e Controllo all’Università di Torino.
Dopo la laurea aveva avviato una società di consulenza nel settore energetico, Jphonia, e lavorava anche in una palestra. Dormiva nel suo appartamento quando è stato travolto dallo scoppio. È morto sul colpo. «Mio figlio è stato ucciso da una storia di ossessione, rifiuto e violenza – ha detto Marzia –. All’inizio sembrava un incidente, ma ora sappiamo che non lo era. Poteva essere un femminicidio, e Jacopo non c’entrava niente. Era solo nel posto sbagliato, nel momento sbagliato». L’esplosione, secondo quanto emerge dalle indagini, sarebbe legata alla fine di una relazione non accettata. La violenza dell’uomo arrestato ha causato una tragedia che ha colpito anche chi non era coinvolto direttamente.
Jacopo è stato l’unico a perdere la vita. Lunedì mattina, mentre i soccorsi procedevano, la sua auto – una Fiat Punto bianca – era ancora parcheggiata in strada. Fino all’ultimo si è sperato che fosse uscito. Ma intorno a mezzogiorno, è arrivata la terribile notizia. Il padre, Paolo Peretti, ha trascorso la mattina successiva in via Nizza, cercando risposte, scattando foto e rivolgendosi ai soccorritori: «Ditemi com’è morto mio figlio», ripeteva. Oggi, quella risposta è arrivata. E per Marzia è un’ulteriore ferita: «La violenza non è amore. Nessuno ha il diritto di togliere la libertà o la vita a un altro. Chiedo rispetto, silenzio e verità. Per Jacopo. E per tutte le vittime innocenti della violenza».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..