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il caso

Polizia, il sindacato al questore: «Negli uffici di Torino manca l'aria condizionata»

In una lettera al questore Paolo Sirna, il Siulp denuncia «Un sistema compromesso da tempo a causa di guasti strutturali non affrontati»

Condizioni lavorative proibitive per i nostri agenti

Condizioni lavorative proibitive per i nostri agenti

Climatizzatori guasti, linee elettriche da ripristinare, poca o nessuna manutenzione. In queste condizioni sono costretti a lavorare i poliziotti di Torino e il segretario generale provinciale del Siulp, Eugenio Bravo, sollecita interventi urgenti in una lettera indirizzata al questore Paolo Sirna. «Si segnala nuovamente l’annosa e irrisolta problematica legata all’impianto di climatizzazione della sede dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. L’intero sistema - afferma Bravo - risulta compromesso da tempo a causa di guasti strutturali non affrontati con la necessaria tempestività e competenza». In particolare, dove lavorano gli agenti diversi apparecchi sarebbero da sostituire, mentre alcune linee elettriche sono state addirittura tagliate a seguito di un intervento da parte dell’Utlp per dei cortocircuiti. «Il risultato - prosegue il segretario - è che l’impianto non è più in grado di garantire né il riscaldamento nei mesi invernali né il raffrescamento durante l’estate». 

Così anche in questo 2025, con le temperature alte di queste settimane, gli uffici sono rimasti privi di aria condizionata, trasformandosi in ambienti invivibili. «Il personale lavora in condizioni estreme, con temperature interne che rendono difficoltoso lo svolgimento delle attività compromettendo salute, sicurezza e produttività. Situazione che si ripete ciclicamente senza mai giungere a una risoluzione», conclude Bravo, che chiede un intervento immediato con la sostituzione degli apparecchi guasti, il ripristino delle linee elettriche e una manutenzione adeguata.

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