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Torino, via Baltea 3: un ex spazio industriale trasformato in centro comunitario a Barriera di Milano

La cooperativa Sumisura ha dato nuova vita a un ex stabile industriale, trasformandolo in un centro di aggregazione sociale

Torino, via Baltea 3

Un ex spazio industriale trasformato in centro comunitario a Barriera di Milano

A Torino, nel quartiere Barriera di Milano, la cooperativa Sumisura ha dato nuova vita a un ex stabile industriale, trasformandolo in un centro di aggregazione sociale. L'edificio, una vecchia tipografia situata in via Baltea 3, è diventato un punto di incontro per la comunità, un luogo dove convivono attività culturali, sociali e produttive, con l’obiettivo di contrastare fenomeni negativi come il consumo di droghe e la marginalizzazione.

Il progetto nasce in un contesto complesso, caratterizzato da una forte presenza di povertà e problematiche sociali. Nonostante ciò, la cooperativa ha cercato di costruire una realtà alternativa che promuova l'inclusione e il dialogo tra diverse realtà sociali. L'ex tipografia, infatti, è stata trasformata in uno spazio multifunzionale che ospita attività culturali, eventi, e opportunità di lavoro per persone vulnerabili. Il progetto si è ampliato includendo una serie di iniziative per aggregare le persone e offrire alternative positive, soprattutto ai giovani, cercando di contrastare la diffusione di droghe e la violenza.

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Nel tratto di strada antistante l'edificio, che è ora pedonale, è stato creato il "Baltea Lido", un'area dove i ragazzi che partecipano al campo estivo della cooperativa si ritrovano per svolgere attività educative, tra cui la preparazione di un podcast sulla legalità. In questo modo, la cooperativa non solo offre un'opportunità di socializzazione, ma contribuisce anche alla formazione e sensibilizzazione dei più giovani riguardo tematiche rilevanti per la comunità.

"Bisogna anche sopravvivere", afferma Raffaella Fusaro della cooperativa Sumisura, "per cui abbiamo avviato iniziative produttive e commerciali per sostenere economicamente il centro". Il ristorante all’interno del centro è un esempio di questa iniziativa: il locale offre piatti vegetariani accessibili a tutti, contribuendo a promuovere una cultura del cibo sano e sostenibile. Inoltre, alcune persone fragili sono impiegate anche nel forno di Panacea, un altro progetto legato alla cooperativa che promuove la produzione artigianale e locale.

Il centro ospita anche attività culturali e educative, come la Jazz School e l’aula studio per gli studenti. È attivo anche un punto informativo rivolto agli studenti stranieri in Erasmus, con l'intento di supportare i giovani che arrivano a Torino per motivi di studio. Non mancano eventi culturali, come corsi di yoga e ballo liscio, che arricchiscono l’offerta del centro e ne fanno un punto di riferimento per i residenti del quartiere.

Oltre a queste iniziative, la cooperativa è impegnata nel contrasto al problema dello spaccio e dell’abuso di crack, che continua a essere una delle principali problematiche sociali del quartiere. "Si fanno anche altre azioni", spiega Fusaro, "soprattutto in rete, per esempio con il cantiere ABC, che vede i Bagni pubblici di via Agliè come capofila". Le azioni messe in campo sono quindi parte di un lavoro condiviso con altre realtà che operano nella stessa area, cercando di creare una rete di supporto e prevenzione.

La cooperativa e i suoi progetti ricordano che il consumo di droghe non è solo un problema di sicurezza, ma anche un grave problema sociale che necessita di un intervento strutturato, che coinvolga la comunità, le istituzioni e le realtà associative locali. La sfida di via Baltea è quella di costruire un’alternativa concreta per il quartiere, cercando di rispondere ai bisogni di una popolazione fragile e, al contempo, offrendo strumenti per una convivenza più serena e consapevole.

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