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AMICO REPORTER

Fumano crack nella metropolitana. «Non ci sono controlli, la situazione è insostenibile»

Nel bel mezzo del via vai di fine giornata, un coppia consuma la droga all'interno della stazione

Fumano crack nella metropolitana. «Non ci sono controlli, la situazione è insostenibile»

Fermata della metro di corso Marconi, ore 18.30, nel bel mezzo del via via tra gente che torna a casa dopo una giornata di lavoro, turisti che visita la città durante il periodo estivo e cittadini che si godono la serata, un'immagine turba la tranquillità quotidiana. Infatti, superati gli sportelli, al fondo del corridoio della fermata, due individui, un ragazzo e una ragazza, è pronta a consumare indisturbata la propria dose di crack, senza dare peso a tutte le persone che transitano attorno.

Lei assorta nei sui pensieri, seduta per terra, come se niente fosse, lui visibilmente agitato, prima è sceso giù dalle scale, dalla parte della metro che va in direzione piazza Bengasi, poi è risalito, iniziando ad urlare, con le persone che cercavano di scendere la scalinata in fretta per evitare coinvolgimenti. In barba ai divieti, senza nessuno scrupolo, i due hanno accesso più volte il loro accendino, per accendere la pipetta per consumare la droga.

«Non è accettabile questa situazione», ci scrive Simone, autore della segnalazione e nostro lettore, che continua: «Io prendo sempre la metro a quell'ora, e non è possibile che ogni giorno si ripeta questa situazione». Poi ci scrive: «É impossibile che non ci siano dei controlli nella nostra metro - continua Simone - Sotto l'effetto di quelle sostanze possono avere reazioni violente, e io posso difendermi, ma famiglie e persone anziane no». Poi conclude dicendo: «Mi auguro che vengano presi dei provvedimenti, la situazione è troppo grave per non essere presa in considerazione».

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