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Viabilità
14 Luglio 2025 - 17:57
Continuano a mietere vittime i varchi Ztl. Dando grosse soddisfazioni, di contro, all’erario comunale. Sono quasi 500 - per l’esattezza 483 - gli accessi non autorizzati rilevati ogni giorno dagli occhi elettronici sparsi per la città per “pizzicare” i furbetti che si introducono impropriamente nelle Zone a Traffico Limitato.
Le multe
Circa 57.830 sono state le multe certificate nei primi quattro mesi del 2025, incluse aree pedonali e strade riservate. Un bel bottino, considerando che le sanzioni vanno da un minimo di 84 a un massimo di 335 euro. Il gruzzolo pubblico che si viene a creare di conseguenza raggiunge, così, almeno i 40mila euro al giorno. Di contro sono circa 1.285 i ricorsi presentati fino ad ora, più di dieci al giorno, il 2,2 per cento delle sanzioni. E’ il quadro fornito dall’assessore alla Sicurezza di Palazzo Civico Marco Porcedda ieri pomeriggio, in risposta all’ultima interpellanza del vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao.
Meno peggio, ma comunque non bene, le infrazioni legate ai transiti sulle corsie riservate al trasporto pubblico. Circa 28mila nello stesso periodo osservato, ossia fino a inizio maggio, e 120 ricorsi (corrispondenti allo 0,43% delle sanzioni). Qui l’assessore rassicura: «Gli operatori della Polizia riescono ad identificare quando l’automobilista è stato costretto a usare la corsia preferenziale». Cioè quando - come per l’annosa questione della telecamera situata su via Vanchiglia, mai attivata - la sosta selvaggia in doppia fila, “costringa” a usare la corsia riservata.
Telecamere “agè”
Come mai questa precisazione? Perché i fotogrammi usati per multare chi entra nelle corsie preferenziali e nelle Ztl mostrano solo una targa, senza contesto, luogo o orario. «Come può un cittadino difendersi se non può nemmeno spiegare le circostanze – come ambulanze o auto in doppia fila? Perché con i T-Red si vede tutto chiaramente? Le regole sulla privacy sono diverse a seconda della fotocamera?», la serie di domande sferrate da Firrao.
Nel caso dei velox mobili, infatti, i fotogrammi sono chiari e contestualizzati. Di contro, per quelli fissi, varchi Ztl e corsie preferenziali, immagine nera e indistinguibile. Nell’ultimo caso, «le telecamere usano una tecnologia ad infrarossi di notte, ma il contesto, su richiesta, può essere fornito all’utente», replica Porcedda.
Fotogramma ripreso dalle telecamere ai varchi della Ztl
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