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Caso di dengue a Torino: picco di uova in città fa scattare disinfestazioni nei tombini

Trovate 462 uova per ovitrappola a Torino sud: il caldo rilancia l’emergenza. Interventi nei cimiteri e nei tombini, ma il 70% dei focolai è su suolo privato

Caso di dengue a Torino: picco di uova in città e disinfestazioni nei tombini

Foto di repertorio

Un caso di dengue importata da un Paese endemico è stato registrato a Torino nel mese di giugno, uno dei più caldi degli ultimi anni. La notizia riporta l’attenzione sull’emergenza zanzare, le principali vettori non solo della dengue, ma anche di West Nile, chikungunya, zika e – seppur più raramente – malaria.

A confermare la criticità, anche la presenza del virus West Nile riscontrata in campioni di zanzare catturate a San Mauro Torinese e Caselle. Proprio a causa del clima sempre più favorevole alla proliferazione degli insetti, il Piemonte resta l’unica regione italiana ad avere una direttiva specifica contro le zanzare, con interventi attivi in 230 Comuni.

Nel capoluogo piemontese sono stati investiti 80mila euro per disinfestazioni, sopralluoghi e attività di monitoraggio, tutte coordinate da IPLA, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente. Il piano si concentra in particolare su tombini, cimiteri e contenitori d’acqua, ma il 70% dei focolai si sviluppa su suolo privato, dove la responsabilità degli interventi spetta ai cittadini.

Le operazioni di monitoraggio sono partite a giugno con sei trappole a CO₂ e 45 ovitrappole dislocate nell’area urbana. Proprio nell’area sud di Torino si è raggiunto un picco di 462 uova per ovitrappola, il dato più elevato rilevato finora.

Le richieste di sopralluogo nel solo mese scorso sono state 25, con conseguenti disinfestazioni mirate su aree pubbliche, soprattutto nei cimiteri e nei tombini, veri incubatori larvali. Ma la minaccia si muove anche da più lontano: le zanzare di risaia, spinte dai venti, possono raggiungere il capoluogo da aree agricole del vercellese.

A seconda della specie, le zanzare trasmettono diverse malattie: il culex, attivo di notte, è il vettore della West Nile; la tigre, attiva di giorno, è responsabile di dengue, zika e chikungunya; l’anofele, raro in Piemonte, può trasmettere la malaria.

Prevenire resta fondamentale. I cittadini sono invitati a svuotare i contenitori, installare zanzariere e usare repellenti. Sul sito zanzare.ipla.org è disponibile un elenco di buone pratiche da seguire, oltre a un numero verde per informazioni e segnalazioni: 800 171 198.

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