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Torino

Addio ad Alberto Bolaffi, re della filatelia torinese

Ha guidato l’azienda dagli anni Sessanta al 2013, innovando il collezionismo e il mondo delle aste

Addio ad Alberto Bolaffi, re della filatelia torinese

Fonte: https://www.bolaffi.it/chi-siamo/

Si è spento all’età di 89 anni Alberto Bolaffi, figura centrale del collezionismo italiano e volto storico della filatelia torinese.

L’annuncio della scomparsa è stato dato con un comunicato ufficiale dalla stessa Bolaffi.

Figlio di Giulio Bolaffi e nipote dell’omonimo fondatore dell’azienda nata a Torino nel 1890, oggi una delle realtà più autorevoli del settore a livello internazionale, Alberto ha dedicato l’intera vita alla valorizzazione della filatelia e del collezionismo, contribuendo a rendere più accessibile e “pop” anche il mondo delle aste. Cresciuto in un ambiente cosmopolita, imparò fin da piccolo a distinguere un falso da un originale, una formazione pratica che ha preceduto e affiancato i suoi studi in economia.

Negli anni '60 ereditò l’attività dal padre Giulio e, nel corso dei decenni, la trasformò radicalmente: da impresa familiare a società per azioni, fino a diventare una capogruppo con diverse controllate.

Sotto la sua direzione l’azienda ha esteso la propria attività anche al settore numismatico e a quello delle medaglie, con la pubblicazione di volumi di approfondimento e la costruzione di solidi legami con musei, fondazioni e istituzioni culturali. 

Nel 1961, sfidando lo scetticismo della critica, fondò il Catalogo Bolaffi d’Arte Moderna, che riscosse un grande successo e contribuì a diffondere l’arte contemporanea. Sempre in quegli anni, diede vita a una nuova casa editrice, Bolaffi Arte, tanto influente da attirare l’interesse di Arnoldo Mondadori, con cui nacque una collaborazione editoriale duratura.

Cavaliere del Lavoro e Ufficiale al Merito della Repubblica, Alberto Bolaffi ha ricevuto anche importanti riconoscimenti internazionali, tra cui l’inserimento nel prestigioso Roll of Distinguished Philatelists, considerato il Nobel della filatelia.

Nel 1986 fondò il Collector Club, dedicato alla vendita per corrispondenza, e nel 1990 lanciò la casa d’aste. Nei primi anni Duemila fu tra i primi a intuire il valore della filografia, ovvero il collezionismo di documenti e oggetti legati alla storia della parola scritta. Da questa passione nacquero collezioni originali di cravatte, profumi e sciarpe.

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Tra i pezzi più straordinari della sua collezione privata: 214 cosmogrammi, buste e francobolli spaziali firmati dagli astronauti dell’Apollo 11, e persino una tuta spaziale originale, uno dei rari esemplari indossati realmente nello spazio, acquistata all’asta in Russia.

Con lui se ne va un pezzo importante dell’imprenditoria torinese, che ha lasciato segni profondi nel mondo del collezionismo e nella storia culturale della città di Torino.

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