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Automotive & Tecnologia

Torino, ecco RoBee, il robot operaio (da 140.000 euro): una fabbrica nell'ex Maserati?

La Oversonic vuole iniziare la produzione in serie. L'incontro all'Unione Industriali

Torino candidata a ospitare il primo stabilimento italiano per la produzione di umanoidi

Il robot sviluppato da Oversonic si chiama RoBee

A Torino i robot sostituiranno i lavoratori o li aiuteranno? C'è un'azienda che ha realizzato gli operai del futuro: robot umanoidi in grado, assicurano, di svolgere funzioni complesse. E adesso questa azienda cerca "casa" a Torino

Il 25 luglio, all’Unione Industriale di Torino, andrà in scena l’ennesimo summit riservato in cui imprenditori, banche e fondazioni discuteranno dell’ultima grande promessa del settore tecnologico: la fabbrica italiana di umanoidi. Il progetto è promosso da Oversonic Robotics, società fondata da Fabio Puglia e Paolo Denti, già attiva a Carate Brianza, dove ha avviato la produzione artigianale dei primi esemplari.

Il robot sviluppato da Oversonic si chiama RoBee. Alto 1,85 metri e con un peso di 120 chilogrammi, è progettato per eseguire compiti ripetitivi, pericolosi o logoranti, sia in ambito industriale che nei servizi. RoBee è più che un saluto ironico alla classe operaia, il messaggio sembra una dichiarazione d’intenti: sostituire forza lavoro reale con dispositivi guidati da intelligenze artificiali. Equipaggiato con due unità di calcolo integrate, RoBee è in grado di parlare, interagire con l’ambiente, riconoscere oggetti e manipolarli. Il suo costo unitario è attualmente fissato a 140.000 euro. La produzione si avvale di tecnologie additive come la stampa 3D.

Oversonic intende ampliare la propria capacità produttiva passando a un sistema industriale vero e proprio, con un target iniziale di 5.000 unità all’anno. Torino, per la sua tradizione manifatturiera e per la presenza di competenze avanzate nel campo dell'intelligenza artificiale e dei semiconduttori, è considerata un'opzione strategica. Sul territorio ha sede anche l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A), oltre a un ecosistema di PMI e grandi aziende attive nel settore della meccatronica. Inoltre Torino sembra essere ricca di vecchi siti industriali dismessi, scheletri di edifici che anzichè ospitare nuovi operai potrebbero accogliere nuovi umanoidi. Tra essi l'ex Maserati di Grugliasco che Stellantis ha posto in vendita o l'area TNE di Mirafiori o ancora il sito dismesso della Fiat a Venaria.

A promuovere lo sviluppo locale del progetto è Enrico Maria Rosso, imprenditore nel settore automotive e ora membro del consiglio di amministrazione di Oversonic. L’azienda ha già raccolto oltre 30 milioni di euro in investimenti e punta a rafforzare la filiera italiana della robotica umanoide, proponendosi come concorrente dei giganti del settore, tra cui Tesla (con Optimus), Boston Dynamics (con Atlas) e Unitree (con G1). Secondo stime di settore, il mercato globale dei robot umanoidi potrebbe raggiungere un valore di 160 miliardi di dollari entro il 2035.

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