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Il caso
18 Luglio 2025 - 12:35
La sicurezza sul lavoro non si misura solo tra macchinari, cantieri o uffici. Sempre più spesso, il pericolo si incontra anche fuori dall’ambiente di lavoro, lungo le strade che separano casa e ufficio. È quanto accade a Torino, dove quasi un infortunio su quattro (23,1%) avviene in itinere, cioè durante il tragitto quotidiano dei lavoratori. Un dato allarmante che colloca il capoluogo piemontese tra le città italiane con il più alto tasso di incidenti di questo tipo, subito dietro Roma (28,6%), Milano (24,6%), Firenze e Genova (entrambe al 23,4%). A evidenziare la gravità della situazione è il recente rapporto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, “La dimensione territoriale della sicurezza sul lavoro: i numeri del 2024”, che punta i riflettori sulle disuguaglianze territoriali in materia di infortuni, soprattutto quelli che avvengono fuori dal perimetro aziendale.
Il quadro regionale non è meno preoccupante: in Piemonte il 19% degli infortuni complessivi e circa un terzo delle morti sul lavoro avvengono durante gli spostamenti casa-lavoro. Un dato che pone la regione tra le più colpite, insieme a Liguria (20,8%), Lombardia (19%) e Lazio (25,9%). Mentre gli infortuni “tradizionali” nei luoghi di lavoro sono in calo del 9,9% tra il 2019 e il 2024, quelli in viaggio sono tornati a crescere. Solo tra il 2023 e il 2024, le denunce di infortuni in itinere sono aumentate del 3,1%, mentre i casi mortali sono cresciuti addirittura del 10,2%, raggiungendo quota 303 decessi, pari al 25,5% del totale nazionale. La tendenza non si arresta: nel primo trimestre del 2025, le morti in itinere sono aumentate di un impressionante +51,3%, a fronte di un calo generale dei decessi sul lavoro (-2,7%).
Secondo il rapporto, le cause principali vanno cercate fuori dal controllo diretto delle aziende: l’allargamento dei bacini di pendolarità, la crescente distanza tra casa e luogo di lavoro, e la fragilità del trasporto pubblico, che spinge milioni di lavoratori all’uso del mezzo privato. E proprio in auto o in moto, nelle ore di punta, si concentra oggi una delle più gravi minacce alla sicurezza dei lavoratori. Mentre Bolzano, Crotone e Benevento registrano le incidenze più basse (rispettivamente 7,3%, 8,7% e 9,7%), il Nord-Ovest mostra una realtà più critica.
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