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Lo spezzatino di Exor: Iveco agli indiani e la Difesa a Leonardo (per 1,9 miliardi)

L'annuncio di Reuters: "Gli Agnelli vendono Iveco a Tata". E il titolo schizza in Borsa

Lo spezzatino di Exor: Iveco agli indiani e la Difesa a Leonardo (per 1,9 miliardi)

"Gli Agnelli vendono Iveco agli indiani". Lo dice (quasi) testualmente l'agenzia Reuters, riferendosi a tre sue fonti, due delle quali citano la Tata Motors come potenziale acquirente. E il titolo decolla in Borsa.

Ecco cosa spiega la Reuters: la Tata Motors indiana si è rivolta a Exor, la holding di investimenti guidata da John Elkann, per la sua partecipazione di controllo nel Gruppo Iveco, hanno affermato due fonti. La vendita non includerebbe, però, la divisione Difesa, IDV.  Stando a Reuters, Exor e Iveco hanno rifiutato di commentare. Tata Motors non ha risposto alla richiesta di commento.


Una terza fonte di Reuter ha spiegato che, proprio mentre procedeva il processo di separazione dell'unità Difesa, Exor aveva avviato colloqui con più di una controparte extraeuropea in merito a una possibile vendita. Non erano ancora stati resi noti i colloqui sulla vendita di Iveco e l'approccio di Tata Motors.

Exor detiene una partecipazione del 27,1% in Iveco, con il 43,1% dei diritti di voto nel costruttore di camion torinese. Iveco, che produce anche autobus e motori, ha una capitalizzazione di mercato di circa 4,2 miliardi di euro (4,9 miliardi di dollari).  Iveco impiega circa 36.000 dipendenti, di cui 14.000 in Italia.

È il più piccolo tra i principali produttori di camion in Europa, un mercato guidato da Volvo, Daimler e Traton. Proprio per questo è stato spesso considerato un potenziale candidato per fusioni e acquisizioni da investitori e analisti. "Tuttavia, la sua presenza nel delicato settore della difesa ha finora complicato qualsiasi possibile accordo e limitato la cerchia di potenziali acquirenti" annota Reuters.

Nel 2021 era stata avanzata un'offerta di Iveco - che all'epoca era in CNH, per poi esserne scorporata nel 2022 - da parte dei cinesi di FAW, il principale produttore cinese che ora opera in joint venture con Volkswagen, ma il governo italiano l'aveva bloccata

Adesso Iveco risulta avere tre offerte per la sua attività di difesa, secondo due fonti: una congiunta dalla società di difesa italiana Leonardo e la tedesca Rheinmetall, altri due del produttore di carri armati franco-tedesco KNDS e dell'azienda bellica Czechoslovak Group. Secondo Bloomberg, queste offerte stimano l'IDV fino a 1,9 miliardi di euro

Si prevede che qualsiasi operazione di M&A che coinvolga Iveco rientri nella normativa romana sul "golden power", che consente di stabilire condizioni per gli accordi che riguardano aziende considerate di interesse strategico nazionale.

L'esclusiva di Reuters è stata sufficiente, comunque, per far schizzare il titolo oltre i 16,7 euro con un +9,30% attorno alle 16.30

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