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Salvato dopo 24 ore in trappola in una grotta, dall'ospedale parla lo speleologo Marco Massola: «Tornerò in grotta appena possibile»

Le parole dal pronto soccorso del Santa Croce di Cuneo: «Sono svenuto e quando sono rinvenuto ho capito che non sarei uscito da lì per parecchio tempo»

Salvato dopo 24 ore in trappola in una grotta, dall'ospedale parla lo speleologo Marco Massola: «Tornerò in grotta appena possibile»

Salvato dopo 24 ore in trappola in una grotta, dall'ospedale parla lo speleologo Marco Massola: «Tornerò in grotta appena possibile»

«Tornerò in grotta appena possibile, questo incidente non mi fermerà». Marco Massola, lo speleologo 62enne di Barbania, in provincia di Torino, salvato oggi dopo 24 ore trascorse immobilizzato nelle viscere di una montagna cuneese, parla dall'ospedale Santa Croce di Cuneo. Per lui le notizie sono buone: le ferite sono meno gravi del temuto e i medici del pronto soccorso stanno già per dimetterlo, con una prognosi di qualche giorno e l'indicazione di stare a riposo. Lui però in realtà già pensa a quando potrà ritornare alla sua passione.

«Eravamo un gruppo di 5 speleologi, tutti esperti - racconta - Quelle grotte le conosciamo bene, sono due anni che le stiamo esplorando». Domenica però è avvenuto quello che a Massola non era mai capitato in tanti anni di attività. «Fino a oggi ero stato fortunato, non avevo mai avuto incidenti in 30 anni che mi dedico a questa attività. Domenica invece ero in un pozzo quando c'è stato un distacco di massi. Uno mi ha colpito, solo di striscio. Per fortuna, perché era molto pesante». Abbastanza da ferire il 62enne. «Sono svenuto - ricorda - e quando sono rinvenuto ho capito che non sarei uscito da lì per parecchio tempo». I soccorritori, non sapendo quali danni poteva aver procurato il masso, hanno immobilizzato Massola: «Con quella "armatura" non potevo superare alcuni passaggi molto stretti e così è stato necessario allargarli». Massola ha affrontato la situazione con coraggio e pazienza: «Non ho mai avuto paura anzi - sorride - è stato piacevole essere aiutato da tecnici così preparati. Li conoscevo già da prima quasi tutti e sapevo di essere in buone mani. La prossima volta però sarebbe meglio vederli davanti a un caffè». Massola chiude con un messaggio doveroso: «Vorrei ringraziare tutto il Corpo del Soccorso alpino e speleologico, sono stati eccezionali come sempre». Ma in grotta tornerà? «Sicuramente sì, il prima possibile».

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