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Innovazione piemontese
25 Luglio 2025 - 12:10
Tre giorni tra le montagne della Valle Stura, tra la Valle Grana e le alture di Sambuco, potrebbero sembrare una normale gita universitaria. Ma quello che è successo sull'altopiano della Bandia è molto di più: una missione hi-tech per salvare e valorizzare il patrimonio culturale delle nostre montagne.
UN TEAM PER SALVAGUARDARE IL TERRITORIO, ANCHE CON STRUMENTI HIGH-TECH
Il Team DIRECT (Disaster Recovery Team) è un gruppo speciale del Politecnico di Torino formato da una quindicina di studenti di Architettura e Ingegneria. Il loro superpotere? Usare le tecnologie più avanzate per documentare e proteggere beni culturali a rischio.
Non sono semplici studenti, ma veri e propri "detective del patrimonio", coordinati da un team di professori esperti del Laboratorio di Geomatica. La loro missione è duplice: imparare sul campo le tecnologie più innovative e metterle al servizio della comunità quando c'è bisogno.
In Valle Stura, i ragazzi hanno utilizzato strumenti che fino a qualche anno fa sembravano fantascienza. Scanner laser 3D che "fotografano" gli edifici creando modelli digitali perfetti, droni equipaggiati per la fotogrammetria che sorvolano i siti documentando ogni dettaglio dall'alto, e sistemi di Mobile Mapping che permettono di mappare il territorio mentre si cammina. Il risultato? Una documentazione digitale precisa e dettagliata che diventa la "carta d'identità" del patrimonio culturale della zona. Dati preziosi che serviranno per conservare, studiare e valorizzare questi tesori nascosti tra le montagne.
Quello che rende speciale questo progetto è l'approccio multidisciplinare. Alla missione ha partecipato anche un team dell'Università di Torino con competenze economiche e gestionali. Perché salvare il patrimonio non significa solo documentarlo tecnicamente, ma anche capire come valorizzarlo in modo sostenibile.
È l'unione di competenze diverse che fa la differenza: architetti che conoscono i materiali, ingegneri che padroneggiano le tecnologie, economisti che studiano la sostenibilità. Insieme creano una visione completa e innovativa della tutela del patrimonio alpino.
UN LABORATORIO PER PREPARARSI AL FUTURO
Il Team DIRECT non lavora solo per progetti di ricerca. Quando c'è un'emergenza - un terremoto, un'alluvione, un crollo - questi ragazzi sono pronti a partire con i loro strumenti hi-tech per documentare i danni e aiutare nella ricostruzione.
La loro formazione continua si divide tra lezioni in università e stage formativi direttamente sui luoghi da rilevare. Un modo concreto di imparare che unisce teoria e pratica, preparando professionisti pronti ad affrontare le sfide del futuro.
In un'epoca in cui molti borghi di montagna rischiano l'abbandono, iniziative come questa dimostrano che c'è anche chi crede ancora nel valore del territorio. Chi crede che, magari con l'aiuto di un drone e di uno scanner laser, sia possibile fare rinascere luoghi ormai considerati irrecuperabili. La montagna ha trovato i suoi guardiani del XXI secolo. E sono più hi-tech di quanto potreste immaginare.
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