Cerca

LA PROTESTA

Carrefour cede le attività in Italia: i sindacati torinesi in allarme per 3mila lavoratori

Filcams, Fisascat e Uiltucs denunciano la mancanza di trasparenza da parte dell’azienda e temono gravi ricadute occupazionali sul territorio

Carrefour cede le attività in Italia: i sindacati torinesi in allarme per 3mila lavoratori

È stata confermata la decisione di Carrefour Italia di cedere l’intera rete di punti vendita presenti sul territorio nazionale al New Princes Group, una mossa che interessa anche l’area metropolitana torinese, dove lavorano circa 3.000 persone, tra dipendenti diretti e lavoratori in appalto. La notizia, resa nota il 24 luglio 2025, ha fatto nascere una forte preoccupazione tra le sigle sindacali territoriali, che temono ricadute occupazionali rilevanti per il territorio. La riorganizzazione coinvolge, in particolare, 13 ipermercati, 12 supermercati "Market", 3 "Cash and Carry" a gestione diretta e 26 punti vendita "Express" già operanti in franchising, quindi gestiti da imprenditori diversi.

In una nota congiunta, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS Uil di Torino hanno espresso “grave preoccupazione” per quella che definiscono l’ennesima uscita dal mercato italiano da parte di una multinazionale straniera, motivata, secondo loro, da logiche finanziarie più che da strategie industriali. I sindacati torinesi sostengono inoltre che Carrefour non abbia informato in tempo le rappresentanze dei lavoratori, denunciando una mancanza di trasparenza nella gestione dell’operazione. Sempre secondo le tre sigle, l’azienda avrebbe nascosto l’intenzione di cedere l’intera rete italiana fino a decisione già presa, escludendo i sindacati da qualsiasi percorso condiviso.

A livello nazionale è stato proclamato uno stato di agitazione, e anche a Torino si guarda con attenzione all’evoluzione della trattativa in corso presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. I sindacati ribadiscono che la priorità assoluta deve essere la tutela dei posti di lavoro: a loro avviso, l’operazione “non può e non deve” tradursi in una riduzione dell’occupazione o in un peggioramento delle condizioni contrattuali ed economiche dei lavoratori. Per questo, annunciano che vigileranno attentamente sugli sviluppi e richiederanno l’apertura di un tavolo di confronto con le istituzioni locali, al fine di sensibilizzare sul potenziale impatto sociale ed economico dell’operazione. Al momento, né Carrefour né il New Princes Group hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sui dettagli della cessione, né sulle garanzie occupazionali previste per il personale coinvolto.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.