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Missione spaziale
25 Luglio 2025 - 16:30
Sarà progettato e sviluppato a Torino, presso la sede italiana di Thales Alenia Space, il primo modulo abitativo lunare destinato a ospitare gli astronauti nelle future missioni della Nasa sulla superficie della Luna. La notizia è ufficiale: il 25 luglio 2025, Thales Alenia Space Italia ha firmato un importante contratto con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per avviare la progettazione preliminare del Multi-Purpose Habitat (Mph), un avamposto umano mobile che rappresenta un tassello fondamentale del programma Artemis, il progetto internazionale che punta a riportare l’uomo sulla Luna e, in prospettiva, raggiungere Marte. Il Mph sarà un modulo abitativo multifunzionale e mobile, progettato per ospitare gli astronauti in sicurezza, fungere da base operativa per esperimenti scientifici — anche in assenza di equipaggio — e muoversi sulla superficie lunare, combinando le funzioni di rifugio e di rover. Pensato per una durata operativa di almeno 10 anni, il modulo sarà compatibile con gli altri elementi dell’infrastruttura Artemis, e rappresenterà il primo vero habitat umano permanente sulla Luna.
Il lancio è previsto per il 2033 dal Kennedy Space Center della NASA, nell’ambito della cooperazione bilaterale tra l’agenzia spaziale americana e quella italiana. Il progetto rafforza il ruolo dell’Italia nell’esplorazione spaziale con equipaggi umani e robotica. Secondo l’Asi, il Mph "rappresenta una nuova e ambiziosa sfida scientifica” per il nostro Paese. Il presidente Teodoro Valente ha sottolineato che l’obiettivo è portare sulla superficie lunare un insediamento umano sicuro e confortevole, grazie alle competenze e all’eccellenza tecnologica italiane nel campo dell’abitabilità spaziale. L’iniziativa si inserisce inoltre nella visione strategica “Moon to Mars” promossa dalla Nasa, alla quale l’Italia partecipa attivamente.
Thales Alenia Space Italia, controllata da Thales (67%) e Leonardo (33%), guiderà la prima fase di sviluppo insieme alla torinese Altec (partecipata anch’essa da Thales Alenia e Asi) e a un consorzio di imprese italiane. Nel corso dei prossimi due anni, il team lavorerà allo sviluppo delle tecnologie critiche per affrontare le condizioni estreme della superficie lunare: temperature estreme, polvere pervasiva, radiazioni, micro-meteoriti e gravità ridotta.
“Siamo orgogliosi che Asi ci abbia affidato questo progetto – ha dichiarato Giampiero Di Paolo, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia –. È una grande opportunità per guidare il progresso scientifico e tecnologico nell’ambito dell’esplorazione umana nello spazio, sulla Luna e oltre”. Quello del Mph non è solo un progetto ingegneristico d’avanguardia, ma anche un simbolo della presenza italiana nel settore aerospaziale internazionale, con Torino ancora una volta protagonista nel futuro dell’esplorazione spaziale. La firma del contratto avviene a pochi giorni dall’approvazione, da parte del Parlamento, della prima Legge Spazio italiana, un ulteriore segnale della volontà del Paese di investire nella space economy e sostenere le proprie eccellenze tecnologiche.
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