Cerca

Il caso

A Torino gli omini “suicidi”: colpa degli urti

Alcuni degli "omini semaforici" di Porta Palazzo hanno più di vent'anni, riparati 12 su 16

A Porta Palazzo gli omini “suicidi”: colpa degli urti

Ben sedici fino al mese scorso gli omini semaforici inclinati per colpa del tempo o degli urti dei mercatali, oggi il 75% riparati, "ma non sarebbe meglio toglierli", la provocazione della capogruppo FI Federica Scanderebech

Tra le tante particolarità di Porta Palazzo, ce n’è una che forse non avrete notato: gli "omini luminosi pendenti." Ai passaggi semaforici che insistono sui quattro quadranti di piazza della Repubblica, sede del caotico mercato all’aperto più grande d’Europa, infatti, tanti degli omini "si sono suicidati." Ci scherza su la capogruppo FI Federica Scanderebech, che in uno degli ultimi Consigli comunali ha portato la questione all’attenzione dell’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta. "A metà maggio ce n’erano ben 16 inclinati. Mi metto anche nei panni degli ipovedenti, che possono rimanere confusi da una simile segnaletica", spiega.

Una singolarità decisamente tutta di Porta Palazzo, perché qui sarebbero più frequenti gli "urti da parte dei mercatali, che li fanno ruotare", spiega Foglietta. Questa rilevazione aveva determinato - a suo tempo - il montaggio delle lanterne semaforiche in questo punto della città più in alto rispetto agli altri impianti, proprio nell’ottica di limitare i danni (in deroga al regolamento del codice stradale).

Oltre agli urti, però, la "colpa" sarebbe anche del tempo. Gli impianti in alcuni casi superano i vent’anni di vita e i perni intorno ai quali le mascherine degli omini sono fissati, possono cedere o rompersi. "Iren li controlla periodicamente su segnalazione di cittadini o forze dell’ordine", aggiunge Foglietta. Dei sedici reperti di Scanderebech, infatti, ad oggi 12 sono stati messi a posto. "Ma non sarebbe meglio toglierli? Senza omini e senza il problema di dover sistemare impianti deteriorati nel tempo", la risposta provocatoria di Scanderebech.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.