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Torino, le bocciofile come luoghi di aggregazione: una funzione sociale che resiste

A Torino, la presenza di circoli dedicati al gioco delle bocce si è progressivamente ridotta negli ultimi anni

Torino, le bocciofile come luoghi di aggregazione

Immagine di repertorio

A Torino, la presenza di circoli dedicati al gioco delle bocce si è progressivamente ridotta negli ultimi anni, complice la diminuzione di interesse per l’attività e l’aumento dei costi di gestione. Tuttavia, alcune realtà continuano a operare regolarmente, rappresentando un punto di riferimento per la popolazione anziana, soprattutto nei mesi estivi.

Il circolo “Amici delle Bocce”, situato tra Barriera di Milano e Rebaudengo, è uno dei pochi a mantenere un’apertura continuativa durante tutto l’anno. Al suo interno, oltre al gioco delle bocce, si svolgono partite di carte e attività ricreative che coinvolgono 85 soci, prevalentemente pensionati. L’ambiente, climatizzato nei mesi più caldi, permette ai frequentatori di trovare un luogo confortevole per trascorrere il tempo in compagnia.

Secondo Giuseppe Mauro, presidente del circolo, la funzione del centro va oltre il semplice svago: “L’obiettivo è creare uno spazio in cui le persone possano stare bene”. Alcuni frequentatori sono iscritti da decenni, come nel caso di un socio novantacinquenne che partecipa alle attività del circolo da oltre cinquant’anni.

La riduzione delle bocciofile attive è attribuibile a vari fattori: calo delle iscrizioni, difficoltà economiche, spese di manutenzione e gestione sempre più elevate. Alcuni circoli hanno scelto di riconvertirsi, ospitando attività differenti come centri estivi o eventi aggregativi destinati a un pubblico più ampio. Altri hanno optato per la sospensione delle attività sportive, lasciando i campi da gioco inutilizzati.

Lungo il Po, tradizionalmente ricco di punti di ritrovo estivi, la situazione è eterogenea: alcune strutture restano attive grazie al volontariato e al contributo dei soci, altre sono state chiuse o trasformate. Le amministrazioni locali non sempre riescono a garantire il supporto economico necessario, nonostante il riconoscimento del valore sociale di questi spazi.

Le bocciofile rappresentano oggi, per molti anziani, una forma di contrasto all’isolamento. L’offerta di attività semplici ma continuative, unite alla possibilità di socializzazione, contribuisce al benessere psicofisico di una fascia di popolazione che spesso non ha alternative analoghe nel contesto urbano.

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