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Avventura in collina: il Percorso 3 GTC tra natura e storia torinese

Guida al Percorso 3 della Grande Traversata della Collina: itinerario escursionistico di 16 km con Basilica di Superga, borghi storici e sentieri panoramici nel verde torinese.

Avventura in collina: il Percorso 3 GTC tra natura e storia torinese

Chi l'ha detto che per vivere un'avventura naturalistica bisogna andare lontano? A pochi chilometri dal centro di Torino si snoda un percorso escursionistico che regala panorami mozzafiato e una storia millenaria: è il Percorso 3 della Grande Traversata della Collina di Torino.

Questo itinerario è molto più di una semplice passeggiata: è infatti un viaggio attraverso i versanti orientali e meridionali della collina torinese, un'esperienza che connette luoghi storici, borgate caratteristiche e crinali panoramici in un unico, emozionante percorso.

UN PERCORSO UNICO NEL VERDE TORINESE
Il Percorso 3 si articola in due tratte principali, ciascuna con la sua personalità distintiva. La prima e più impegnativa collega Castiglione Torinese alla maestosa Basilica di Superga, offrendo circa 16 chilometri di cammino tra boschi e panorami. La seconda, più intima e raccolta, parte da Testona e arriva fino a Revigliasco, attraversando solo 5 chilometri ma regalando scorci indimenticabili.

La grande traversata: da Castiglione a Superga
L'avventura inizia dalla chiesa di San Martino, un gioiello raggiungibile da San Mauro percorrendo la suggestiva via Lunga. Qui inizia il vero viaggio: 574 metri di dislivello da affrontare in circa 2 ore e 30 minuti, un impegno fisico medio che ripaga abbondantemente con la bellezza del paesaggio. 
Il sentiero 74 conduce i camminatori attraverso Rivodora, toccando luoghi dal sapore antico come cascina Siccardi e il Poggio. Non è solo un percorso nella natura, ma un tuffo nella storia rurale del territorio piemontese.

Il tratto più suggestivo è quello che attraversa i boschi verso Tetti Chioggiola, dove il sentiero 63 regala un facile traverso che taglia la collina. È qui che il camminatore si rende conto di essere immerso in un ecosistema unico, dove la natura urbana e quella selvaggia si fondono armoniosamente. La salita verso la Basilica di Superga rappresenta il momento clou dell'escursione. Vedere emergere tra gli alberi il profilo della basilica juvarriana è un'emozione che ripaga di ogni sforzo: qui storia, architettura e paesaggio si incontrano in uno spettacolo indimenticabile.

Dal piazzale della Basilica, seguendo il sentiero del Beria Grande, si raggiunge la borgata Superga, un piccolo borgo che sembra sospeso nel tempo. La via dei Colli offre una discesa panoramica sempre pedalabile, perfetta per chi vuole godersi il paesaggio senza troppa fatica.

Il rientro attraverso Il Pilonetto, strada Bellavista e il Bric delle Cave chiude un anello perfetto, riportando i camminatori al punto di partenza con negli occhi i colori e nei polmoni l'aria pulita della collina.

La tratta meridionale: da Testona a Revigliasco
La seconda parte del Percorso 3 ha un carattere completamente diverso. Partendo dalla chiesa di Santa Maria di Testona a Moncalieri, si sviluppa in soli 5 chilometri ma con 270 metri di dislivello che regalano panorami straordinari in circa 1 ora e 45 minuti di cammino. Il percorso tocca la Cappella della Madonna della Neve nella borgata Rocciamelone, passa vicino alla Villa Carolina e sfiora una cappella attribuita al grande Juvarra. È un viaggio nell'arte e nell'architettura piemontese, dove ogni pietra racconta secoli di storia.

La terza tappa, da Revigliasco a Rocciamelone, è un gioiellino di soli 2 chilometri percorribili in 40 minuti. Attraversa piazza Castello, scende in via D'Azeglio e si perde tra sentieri boschivi prima di aprirsi nel prato della chiesa della Madonna della Neve.

PRIMA DI PARTIRE: CONSIGLI PRATICI
Il Percorso 3 non è una passeggiata domenicale: richiede una preparazione fisica media e scarpe adatte ai sentieri boschivi. Alcuni tratti non sono ciclabili, quindi chi preferisce la mountain bike deve essere pronto a qualche tratto a piedi.

Il periodo migliore va da marzo a novembre, quando la natura della collina si mostra in tutto il suo splendore. In inverno alcuni tratti possono diventare scivolosi e pericolosi.

Non sempre, inoltre, si trovano punti d'acqua o ristoro lungo il percorso, quindi è essenziale portare acqua abbondante e qualche snack energetico, specialmente per il tratto più lungo tra Superga e San Martino.

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