l'editoriale
Cerca
Il Borghese
20 Agosto 2025 - 05:50
Mirafiori? Ormai è in Marocco (e non da sola). Il Paese di re Mohammed VI ha superato l’Italia, anzi l’ha doppiata, come numero di auto prodotte. E la metà di queste sono di Stellantis. Che ha chiuso il martedì a Piazza Affari con un notevole +3,22. Ma è davvero così? Vediamolo insieme.
Nella giornata di martedì 19 agosto 2025 importanti siti di automotive italiani hanno riportato la notizia dello storico sorpasso: circa un milione di veicoli prodotti in Marocco contro appena 475mila in Italia. E il Marocco, di suo, ha in realtà solo due produttori: la “nazionalizzata” Neo Motors a Aïn El Aouda, con capacità produttiva di 5mila unità l’anno; e la Laraki che ne produce quattro, supercar esclusive su base dell’italiana Dallara.
Se il Marocco arriva - sulla carta - a quel milione è grazie all’Europa. Con Renault, con lo stabilimento Dacia a Tangeri, e con Stellantis. Renault ha una capacità produttiva fra 370mila e 500mila vetture. Stellantis ha di recente praticamente raddoppiato lo stabilimento di Kenitra (dove nascono Peugeot 208, Fiat Topolino, Citroen Ami, Opel Rocks e a breve arriveranno la Fiat Grande Panda anche Fastback e forse l’Alfa Romeo Junior) con un investimento da 1,2 miliardi: già adesso la capacità produttiva è di 400mila veicoli (e 350mila motori), l’obiettivo è superare il mezzo milione.
Dunque parliamo di capacità produttiva, che per l’Italia sarebbe nettamente superiore: ma è un dato di fatto che Kenitra al momento produce quanto i sei stabilimenti italiani di Stellantis. Tassazione ridotta, finanziamenti dello Stato (Mohammed VI crede molto nell’auto: si dice che ne possieda 7mila), gli stipendi degli operai che sono un sesto di quelli italiani: ecco le ragioni.
Di certo c’è che l’anno scorso il Marocco ha esportato, solo verso l’Europa, oltre 700mila veicoli, battendo anche la Cina come valore (1,7 miliardi). Dovremo metterci a esportare kebab (di carne piemontese, of course)?
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..