Cerca

Food & Business

Dall'altra nutella all'automotive, così il re del Marocco fa affari (anche) in Piemonte

Perfezionato l'acquisto del 100% della Nutkao di Govone. Gli investimenti nel polo automotive vicino a Stellantis

Dall'altra nutella all'automotive, così il re del Marocco fa affari (anche) in Piemonte

Il re del Marocco fa shopping in Piemonte. E si prende l'altra Nutella. Come avevamo anticipato qui il fondo sovrano marocchino ha completato l'acquisizione di Nutkao, l'azienda dolciaria di Govone (Cuneo) creatrice di una crema spalmabile alla nocciola che spesso e volentieri rivaleggia con quella dei Ferrero. La cifra pagata è top secret, ma si calcola sia vicina al mezzo miliardo di euro.

L'acquisizione, perfezionata in questi giorni, riguarda il 100% della Nutkao, che per l'80% era di proprietà del fondo White Bridge - questa era la quota messa in vendita - e per il restante di Giuseppe Braida, il fondatore, e la sua famiglia. Invece ora apprendiamo che anche la quota dei Braida è stata acquisita da Teralys, filiale agroalimentare del fondo Al Mada, di proprietà di Mohammed VI, sovrano del Marocco. La cifra pagata è superiore a 450 milioni di euro, ossia il valore d'impresa riconosciuto a Nutkao.

Giuseppe Braida, ormai ultraottantenne, ha fondato Nutkao nel 1982 dopo aver lungamente lavorato proprio alla Ferreo di Alba. Nello stabilimento di Canove, frazione di Govone, impiega 200 persone sulle 500 totali dipendenti del Gruppo. Produce, oltre alla crema in proprio - nota anche per la variante bicolore -, creme alla nocciola per grandi marchi della gdo come Carrefour, Conad, Esselunga, Barilla (quella dei Pan di Stelle), ma anche per gruppi internazionali come Walmart, forte dello stabilimento di Battleboro negli Stati Uniti (mentre un altro si trova in Ghana). Il fatturato annuo è di 330 milioni di euro.

Il fondo Al Mada - come detto quasi interamente di proprietà di Mohammed VI, 61 anni, salito al trono nel 1993, più finanziere che politico - è peraltro coinvolto nella realizzazione, in Marocco, di un grande polo industriale per l'elettrico, nello specifico batterie per auto elettriche in joint venture con la cinese Cngr. Lo scopo è lo sviluppo di un grande polo automotive africano, il Al Jorf Industrial Acceleration Zone, che ha già attirato investimenti per 2,3 miliardi di dollari. Non a caso in Marocco, a Kenitra, anche Stellantis ha aumentato la produzione del suo stabilimento, accelerando lo sviluppo. Qui si produce la Fiat Topolino, il quadriciclo elettrico, ma presto arriverà anche la Nuova Multipla.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.