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Cioccolata in Langa e banche a Torino, chi è il miliardario re del Marocco che fa affari in Italia (e affitta agli Agnelli)

Momhammed VI, banchiere con master in Europa, controlla agricoltura, televisioni e anche le oasi: il suo palazzo costa un milione al giorno

Cioccolata in Langa e banche a Torino, chi è il miliardario re del Marocco che fa affari in Italia (e affitta gli Agnelli)

In patria lo definiscono un modernizzatore, in grado di svincolare l'attività dello Stato dai dettami religiosi, ma che ribadisce sopra a tutto l'identità nazionale. Ha saputo intrattenere rapporti anche con Israele (almeno nel modo che è possibile nel momento in cui ha ribadito appoggio alla Palestina), ma non coopera troppo con l'Onu per la questione del Sahara Occidentale e le rivendicazioni delle tribù autoctone. Soprattutto però è un uomo d'affari e un banchiere. Muhammad VI, re del Marocco, è balzato ora agli onori delle cronache italiane per l'acquisizione della Nutkao, l'azienda del cuneese che produce "l'altra Nutella". Ma la ramificazione dei suoi affari è tale da coinvolgere grandi gruppi europei, compresa Stellantis, ed è il "padrone di casa" degli Agnelli/Elkann

Nato a Rabat il 21 agosto 1963 come Muhammed al-Sadis, di origini berbere, Muhammad VI è salito al trono nel 1999, alla morte del padre, re Hassan II. Laureato in giurisprudenza all'università di Rabat, ha conseguito un master a Nizza e ne ha uno a honorem dalla George Washington University. Il suo patrimonio personale è stato stimato in 8,2 miliardi di dollari.

Banchiere di "professione", ma anche proprietario terriero e imprenditore agricolo - la sua holding agricola fattura qualcosa come 157 milioni di dollari -, Muhammad controlla con la sua famiglia la holding finanziaria Al Mada, nata dalla fusione della società Omnium Nord Africain e la Société Nationale d'Investissement, originariamente di proprietà statale. 

Ed è proprio la Al Mada che in questi giorni ha perfezionato l'acquisizione del 100% - quando originariamente si ipotizzava solo l'80 - della cuneese Nutkao di Giuseppe Braida, un impero dolciario rivale della Nutella di Ferrero dal fatturato annuo di 330 milioni di euro. Ma il fondo Al Mada investe - e controlla - anche in diverse attività dal turismo all'automotive: dopo un investimento miliardario, in società con i cinesi, per il polo dell'elettrico e dell'economia circolare in Marocco, bisogna citare la Managem del settore minerario; la Omed che è distributore per l'Africa di Maserati, la Sopriam che invece distribuisce Citroen e Peugeot; Renault Maroc; e molte altre nei settori dell'energie, delle assicurazioni e della sanità. E sempre in Marocco lo Stato ha contribuito attivamente alla nascita della Neo Motors, una fabbrica di automobili che punta alle esportazioni in Europa.

Tra le varie attività c'è il controllo della Attijariwafa Bank, che a sua volta controlla la Banque Chaabi du Maroc, con sede a Parigi e diverse filiali in Italia, delle quali la prima era stata a Torino, in borgo San Salvario. E, a titolo personale, sua maestà controlla il 20% del canale satellitare 2M. 

In Marocco, inoltre, il sovrano è proprietario di tutte le aree con corsi d'acqua oppure oasi. E in questo ambito rientra anche la splendida proprietà Ain Kassimou, vicino Marrakesh, un riad con oasi e giardini da sempre fra le preferite da Donna Marella Agnelli, vedova dell'Avvocato. Il sovrano la dà in concessione - dietro pagamento - per cinque anni e proprio di recente c'è stato il rinnovo da parte degli eredi, i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann. Anche se quella proprietà, controllata tramite la società Yuki - dal nome dell'Akita preferito di Marella Agnelli - con sede in Lussemburgo e presieduta da Ginevra Elkann, rappresenta più che altro una spina nel fianco, con debiti rimessi a bilancio anche quest'anno per 5 milioni di euro.

Un sovrano padrone di casa degli Agnelli dunque, con i quali condivide certo la passione per la finanza ma diventa complicato fare un confronto di ricchezze: detto degli 8,2 miliardi di dollari di patrimonio personale, per dare un ordine di grandezza, quello personale di John Elkann supera di poco i 4 miliardi di euro.

In compenso di sicuro ha spese più elevate nel suo stile di vita - e relativa corte - considerando che Forbes ha calcolato che le spese di gestione del palazzo reale ammontino a 960mila dollari al giorno (in conto alle casse statali). Muhammad ha sposato Salma Bennani, di professione informatica, e ha due figli: il ventenne Hassan, erede al trono, e l'adolescente Khadija.

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