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IL LUTTO
27 Agosto 2025 - 13:56
L'arcivescovo emerito di Torino, Cesare Nosiglia, nella sede di TorinoCronaca
I funerali saranno celebrati dal cardinale Repole venerdì 29 alle 15.30 nel Duomo di Torino; veglia funebre presieduta sempre dal Cardinale giovedì 28 alle 21 presso il Santuario della Consolata, dove sarà allestita la camera ardente a partire da oggi alle 15.30.
Nominato da Giovanni Paolo II nel 1991, si è sempre dedicato ai giovani e alla loro educazione. Poi, nel 2003, Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Torino, dove entrerà il 21 novembre 2010. Già allora, la forte sensibilità ai temi sociali, maturata fin da ragazzo, lo porta a prendere posizioni pubbliche impegnative nelle numerose aree di crisi che caratterizzano le vicende di Torino e del Piemonte negli anni del «lungo addio» della Fiat. Durante gli anni del suo episcopato, Nosiglia è sempre rimasto vicino a tutta la cittadinanza: ha visitato due volte tutte le comunità delle diocesi (anche quelle più lontane dal mondo cattolico) e individuando "due Città" a cui stare vicino: quella dei "torinesi benestanti" e quella dei più fragili, gli emarginati.
Una figura importante per la Città. Alla notizia della sua scomparsa, in tantissimi si sono uniti al ricordo del monsignor Nosiglia condividendo messaggi di profondo cordoglio.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, lo ha descritto come «un grande uomo di fede, innamorato di Dio, della Chiesa e degli uomini. Una voce preziosa, sempre attenta alla dignità della persona, come conferma la sua costante attenzione alla tutela del lavoro, dei lavoratori e delle lavoratrici delle aziende in crisi del nostro territorio negli anni in cui ha guidato con determinazione, amore e spirito di servizio la chiesa torinese».
Il sindaco della Città, Stefano Lo Russo ha dichiarato: «È stato un interlocutore attento ai problemi sociali. Come istituzioni, cercheremo di fare tesoro del suo prezioso insegnamento».
«Nosiglia è stato un protagonista indiscusso della vita cittadina e un riferimento imprescindibile del mondo del lavoro torinese. Lui è sempre stato a fianco dei lavoratori e degli ultimi, non facendo mai mancare il suo sostegno e la sua vicinanza, soprattutto nei momenti difficili e anche disperati. Perdiamo un pastore sensibile che amava stare con le persone e che riusciva a dare speranza e luce in momenti anche bui». Così i segretari generali di Cisl Torino e Piemonte, Giuseppe Filippone e Luca Caretti, commentano la scomparsa di monsignor Cesare Nosiglia.
«La scomparsa di monsignor Cesare Nosiglia è una perdita dolorosa per la città di Torino e per tutto il Piemonte - ha dichiarato l'assessore regionale Davide Nicco - Ha saputo essere guida spirituale e punto di riferimento anche nella vita civile, sempre vicino ai lavoratori, ai poveri e a chi viveva situazioni di fragilità». Il suo messaggio esprime la vicinanza alla diocesi di tutto il Consiglio regionale.
La presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Girppo, ha sottolineato come «l'attività pastorale di monsignor Nosiglia è stata segnata non solo dalla sua profonda fede religiosa ma anche da una particolare sensibilità per i temi sociali. Alla sua memoria - conclude Maria Grazia Grippo - va il nostro sincero, commosso e grato omaggio», esprimendo il cordoglio dell'assemblea di Palazzo Civico.
«Uomo di grande umanità, ha saputo interpretare il suo ruolo pastorale con ascolto e una costante attenzione ai bisogni concreti delle persone», scrive sui social Elena Chiorino, vicepresidente Regione Piemonte.
Parole di affetto e stima, a cui si unisce anche l'assessore alla Cultura, Marina Chiarelli: «Nosiglia è riuscito a portare la Chiesa in mezzo alle persone, stando a fianco dei poveri, degli emarginati e dei lavoratori nelle aziende in crisi. Un’opera instancabile e ammirevole, che resterà sempre impressa nella nostra mente. Porteremo in alto la sua memoria seguendo il suo esempio ogni giorno».
«Sono in lutto e molto triste, l’Arcivescovo emerito Cesare Nosiglia non c’è più - ha dichiarato Mino Giachino, ex Sottosegretario ai Trasporti- Da lassù ne sono convinto continuerà a difendere la metà della Torino in difficoltà e che non ce la fa». Giachino ricorda quando a Novembre del 2015 mons. Nosiglia lesse di fronte a pochi persone un forte Appello per il Lavoro. «Mi fece una tenerezza grande, lui il Pastore della Diocesi torinese che cercava di difendere il lavoro dalle crisi aziendali e dal disinteresse della Città che conta».
Ai messaggi in memoria del continuo impegno che Nosiglia aveva verso la cittadinanza, si unisce Uncem «riconoscente all’Arcivescovo per la sua attenzione verso tutti i territori, anche quelli oltre i confini della città».
«Mi piace ricordare oggi le parole con cui concluse la sua omelia nel 2019 alla viglia della Festa del Lavoro all’Istituto Agnelli, quando pregò San Giuseppe, affinché 'in questo nostro territorio e tempo l’uomo che lavora possa guardare avanti nella vita con rinnovata fiducia e serena certezza di poter trovare nel suo lavoro il sostegno necessario alla sua vita e a quella dei suoi cari'». Così Marco Gay, presidente dell'Unione Industriali Torino, commenta la scomparsa dell'arcivescovo emerito.
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