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Il progetto

Il sindaco in missione ne "l'altro Piemonte"

Torino punta sull’Argentina: doppi titoli e ricerca con il Politecnico, accordi istituzionali e industriali tra Córdoba, Rosario e Buenos Aires

Stefano Lo Russo e Stefano Corgnati

L'Uzbekistan a gennaio, poi Doha (Qatar), ad aprile. La "coppia" Corgnati-Lo Russo tocca questa settimana la terza tappa: l'Argentina. Si è aperta in questi giorni la nuova missione istituzionale guidata dal sindaco di Torino Stefano Lo Russo, nella sua duplice veste di primo cittadino torinese e della Città metropolitana, accompagnato da rappresentanti del Politecnico di Torino, con in testa il rettore Stefano Corgnati.

La settimana argentina dei due - più rispettive delegazioni - tocca le città di Córdoba, Rosario e Buenos Aires, con un fitto programma di incontri istituzionali, accademici e culturali. L’obiettivo è rafforzare i rapporti con le principali realtà urbane argentine, promuovendo Torino come centro di innovazione, cultura, sostenibilità, turismo, ricerca e alta formazione, e rilanciare il dialogo con la storica comunità piemontese presente nel Paese sudamericano.

L’Argentina, e in particolare la provincia di Córdoba, è da decenni uno dei cuori pulsanti dell’emigrazione piemontese. Tanto che può essere definito come "un altro Piemonte", dall'altra parte del mondo. Qui vivono oggi tra i 3 e i 3,5 milioni di discendenti di emigrati dalla regione, con una rete di 63 gemellaggi tra Comuni piemontesi e argentini.

“Torino e il Piemonte hanno con l’Argentina un legame profondo, che si alimenta di memoria e tradizione ma che oggi vogliamo trasformare in un’opportunità concreta di collaborazione”, ha dichiarato Lo Russo. “Questa missione serve a rinsaldare rapporti umani e culturali, ma anche ad aprire nuove vie di scambio nei settori della formazione, della cultura e dell’economia”.

Il Politecnico punta su doppi titoli e ricerca congiunta

Parte centrale della missione è il rafforzamento della cooperazione universitaria. Il Politecnico di Torino considera l’America Latina un’area strategica per l’internazionalizzazione. “Vogliamo strutturare doppi titoli di laurea con le principali università partner, ma anche rafforzare la ricerca su mobilità, energia, ambiente, biomedicale e aerospazio”, ha spiegato il rettore Stefano Corgnati.

Durante l’incontro con il rettore della Universidad Nacional de Córdoba, Jhon Boretto, è stato rinnovato l’accordo di doppio titolo attivo fin dai primi anni 2000, ora con un focus sulla meccanizzazione agricola e sul settore aerospaziale.

La visita è anche l’occasione per individuare nuovi hub territoriali in Argentina, dove istituire presidi permanenti di docenti e ricercatori, seguendo modelli già attivi in Asia. Una strategia che punta a rafforzare il ruolo dell’Ateneo non solo come istituzione accademica, ma anche come ponte per l’innovazione industriale e la science diplomacy italiana.

La missione è cominciata a Córdoba con la visita al memoriale per i desaparecidos, realizzato sulla facciata dell’ex centro di detenzione clandestina “D2”, grazie alla collaborazione tra la città argentina e quella di Torino, gemellate dal 1986.

Nel corso della giornata, Torino ha ricevuto ufficialmente il premio “Best Practice in Citizen Participation” attribuito nel maggio scorso nell’ambito della XXIV Conferenza dell’Osservatorio Internazionale sulla Democrazia Partecipativa. La menzione speciale per “Gestione urbana e spazio pubblico” è stata assegnata al progetto “Voci di quartiere”, una campagna di ascolto e partecipazione civica per il nuovo Piano Regolatore.

Il sindaco Lo Russo ha incontrato il collega di Córdoba, Daniel Passerini, per l’avvio delle celebrazioni del 40° anniversario del gemellaggio tra le due città. A seguire, il confronto con la vice governatrice della provincia, Myrian Prunotto, ha portato alla firma di una lettera di intenti per rafforzare la cooperazione tra la Provincia di Córdoba e la Città metropolitana di Torino.

Non è mancato l’appuntamento con la comunità piemontese locale, rappresentata da una decina di associazioni, tra cui il CePit (Centro Piemontese di Innovazione Tecnologica), la FAPA (Federazione delle Associazioni Piemontesi dell’Argentina) e l’Afapieco (Asociación Familia Piemontesa de Córdoba), testimoni dell’intenso legame identitario che unisce ancora oggi le due sponde dell’Atlantico.

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