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Il caso

Il tête-à-tête tra Schlein e Lo Russo: ma lei glissa sul secondo mandato

A sorpresa è stato il sindaco di Torino a farsi attendere, di rientro dall’Argentina

Il tête-à-tête tra Schlein e Lo Russo: ma lei glissa sul secondo mandato

Look

Jeans chiari e maglietta bianca. Occhiali da sole. Arricchiti dalla T-shirt rossa della Festa dell’Unità avvolta intorno al collo, come un asciugamano. È il look della giovane segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein, attesissima ospite dell’edizione di quest’anno nel ritrovo dei dem per eccellenza.

Sul palco

Salario minimo: «perché sotto i nove euro è sfruttamento», tuona la segretaria dal palco David Sassoli; politiche contro il caro energia e industriali. «Vi sembra normale che in questo momento di crisi Meloni abbia cancellato l’80% dei fondi previsti per l’automotive?», domanda retorica. Infine no ai subappalti a cascata, «dove si insinua la mafia», e saluta l’ex magistrato alessandrino Giancarlo Caselli, che l’ascolta tra il pubblico. Sono questi i temi «di sostanza», affrontati da Schlein. «Cara Meloni, non ti faremo il favore di dividerci», inneggia ancora sul palco. «Noi siamo già in pista mentre gli altri litigano per i candidati», aggiunge.

La fiducia

«Abbiamo appena chiuso le regionali. Lasciatemi un attimo di respiro», dice in prima battuta a chi le chiede se l’appoggio a Lo Russo c’è o no. In effetti, Schlein arriva trafelata dalla Valle d’Aosta, dove ha appena chiuso le liste e i candidati per le prossime elezioni del 28 settembre. «Piena fiducia nel PD torinese e nell’amministrazione torinese», aggiunge poi, ma senza fare in modo esplicito il nome del primo cittadino torinese.

L’attesa

Prima di andare via, però, aspetta Lo Russo, in conclamato ritardo rispetto alla tabella di marcia, poiché appena atterrato dall’Argentina per la «missione gemellaggi» portata avanti insieme al rettore dell’UniTo Stefano Corgnati. Lo aspetta per almeno quindici minuti nello spiazzo esterno alla Festa. Si stringono le mani davanti ai flash, poi si scambiano qualche battuta: «Hai sentito Giorgetti oggi? Quella roba sulla manovra, poi però non ne sa niente», dice la segretaria. Lui nicchia sorridendo. «Ti ho citato sul palco. Stiamo facendo un bel lavoro ma ancora non abbiamo gli sfidanti», aggiunge Schlein. «C’è stata agitazione estiva», risponde Lo Russo.

Le riflessioni

Dopo il tete-a-tete con la segretaria, Lo Russo si concede a condividere le sue «riflessioni». «Ci sono tante cose che stiamo provando a immaginare», dice. Per la città o per il suo futuro politico non lo specifica. «Continua il percorso definito con la maggioranza per costruire un altro anno pieno di mandato, in modo da poter fare poi un bilancio. Ci sono un po’ di cose in programma per l’autunno», promette. Poi fa dietrofront, e della Festa dell’Unità se ne parlerà un’altra sera.

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