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La polemica

Le strisce (e)stinte in giro per la città: il Comune rifà 60mila incroci l'anno

La segnaletica orizzontale dura solamente pochi mesi «ma non è fatta con lo spray»

Raddoppiano i morti investiti ed è polemica per le strisce pedonali “trasparenti”

Sessantamila incroci rifatti nel 2024 e più di 30mila già nel primo semestre 2025. Ma nessuno (salvo le rifiniture) con spray. Parola dell’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta. L’esponente della giunta, chiamata in causa dal vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, ha fornito un po’ di numeri. «Quest’anno ripassati circa 2.575 attraversamenti da otto barre ciascuno, coprendo 650 intersezioni», ha affermato.

Strisce a termine

Nei mesi scorsi si era discusso delle «strisce fantasma» in città. La durata certificata, avevano già risposto da Palazzo di Città, è di sei mesi. Ma spesso, complici le piogge o le condizioni meteo avverse, anche meno: pochi mesi. A coronare il tutto il video — filmato a luglio — in cui dei cittadini segnalavano il ripasso delle strisce con delle bombolette spray in corrispondenza di via Principe Amedeo.
Il Gruppo Torinese Trasporti (Gtt) si era detto estraneo e l’assessora Foglietta ha specificato: «Non è una modalità attualmente prevista. Le bombolette possono essere usate solo per piccoli ripristini da entità terze». Quando, cioè, l’intervento non è «centralizzato da Gtt».

L’investimento

«L’ennesimo caso che nega l’evidenza — replica Firrao —. Il problema è importante. Le strisce sbiadite sono un pericolo».
Negli anni, infatti, gli incroci rifatti sono passati da 25mila nel 2022, a 30mila nel 2025. Di pari passo è cresciuto nell’ultimo anno il budget: mezzo milione in più dal 2024. «Anche se solo il 30 per cento del fondo viene usato per gli attraversamenti pedonali», precisa Foglietta.
Sul punto Firrao insiste da mesi: «Dovremmo investire il 50 per cento delle multe in rifacimento stradale. E pretendere una garanzia di durata minima dalle ditte che forniscono le vernici», continua.

Il fondo straordinario

Lo scorso 9 luglio, la Fondazione CRT aveva annunciato uno stanziamento straordinario in favore del Comune di Torino, rivolto proprio alla manutenzione stradale. Un «tesoretto» da 32 milioni di euro, a sostegno del progetto strategico della Città di Torino «Torino Cambia – Spazi che uniscono». Una vera e propria manna dal cielo che permetterà il rifacimento di una rete viaria di 1.400 chilometri e la manutenzione di più di 21 milioni di metri quadrati. Da novembre a maggio 2027.

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