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Matteo Franzoso non ce l'ha fatta: lo sciatore azzurro è morto in Cile

Il giovane sciatore del Sestriere avrebbe compiuto 26 anni proprio domani

Matteo Franzoso non ce l'ha fatta: lo sciatore azzurro è morto in Cile

Matteo Franzoso non ce l'ha fatta: lo sciatore azzurro è morto in Cile

Matteo Franzoso non ce l'ha fatta. Lo sciatore della nazionale azzurra, nato a Genova ma cresciuto al Sestriere e residente in Val di Susa, si è spento nella clinica di Santiago del Cile dove era ricoverato da sabato, dopo essere rimasto vittima di un gravissimo incidente mentre si allenava con i compagni di nazionale.

L'ufficialità è arrivata pochi minuti fa dalla Fisi, la Federazione Italiana Sport Invernali, informata dai sanitari locali. Franzoso, che proprio domani avrebbe compiuto 26 anni, non ha superato le conseguenze del trauma cranico e del conseguente edema cerebrale, che si era creato dopo la caduta avvenuta sabato durante un allenamento sulla pista di La Parva, a 50 km dalla capitale cilena. Lo sciatore «ha affrontato male il primo, piccolo salto del tracciato di allenamento - spiegano dalla Fisi - finendo sbalzato in avanti verso le reti. Ha oltrepassato due file di reti e ha sbattuto contro la staccionata posizionata 6-7 metri fuori dal tracciato». Ragazzo solare, sorridente e gentile, Franzoso era arrivato a La Parva il 6 settembre per la sessione di allenamenti sulla neve assieme agli altri velocisti. A livello giovanile, Franzoso era stato quarto in discesa ai Campionati Mondiali junior di Narvik, nel 2020. Aveva esordito in Coppa Europa il 13 dicembre 2017, e la sua prima e unica vittoria nel circuito risale al superG del 29 novembre 2021 a Zinal, in Svizzera. Nella stessa stagione, Franzoso aveva fatto il suo esordio in Coppa del mondo, il 17 dicembre, nel superG della Val Gardena. Sono diciassette le sue presenze nel circuito maggiore (11 superG e 6 discese), nelle quali ha fatto registrare il 28/o posto nel superG di Cortina d’Ampezzo del 28 gennaio 2023 quale miglior risultato. Sempre nel ’23 aveva vinto il titolo italiano nella combinata. L’ultima partenza in Coppa risale alle gare norvegesi di Kvitfjell dello scorso marzo.

«E’ una tragedia per la famiglia e per il nostro sport - ha detto il presidente FISI, Flavio Roda -, un dramma che ci riporta allo stato d’animo di poco meno di un anno fa, quando scomparve Matilde Lorenzi. E’ assolutamente necessario fare tutto il possibile perché non si ripetano più episodi del genere. In questo momento triste e doloroso voglio dire a tutti gli atleti e tecnici, di tutti gli sport, che la Federazione è al loro fianco e che troveranno tutto il supporto necessario. Chiedo il massimo del rispetto per la famiglia di Matteo, alla quale staremo vicini per tutto quanto sarà necessario». In Cile erano arrivati da poco papà Marcello, mamma Olga e il fratello Michele, allenatore dello Sci Club Sestriere in cui Matteo ha militato fin dalla categoria Baby.

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