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Il fatto

Torino, strade al collasso: quasi 2.000 segnalazioni in appena 5 mesi

Buche, marciapiedi rotti e tombini sprofondati sono all'ordine del giorno in città

Torino, strade al collasso: quasi 2.000 segnalazioni in appena 5 mesi

Foto di repertorio

Torino traballa, e non è una metafora. Tra gennaio e maggio 2025, la centrale operativa della Polizia municipale ha ricevuto ben 1.979 segnalazioni legate a buche, danni stradali e marciapiedi dissestati: quasi 400 richieste al mese, un dato che restituisce l’immagine nitida di una città sempre più fragile sotto i piedi (e sotto le ruote).

Il quadro emerge dai dati forniti dall’assessorato alla polizia municipale durante una recente seduta del Consiglio comunale, e lascia poco spazio all’ottimismo: il suolo pubblico torinese mostra segni evidenti di cedimento, tra disservizi che rallentano il traffico, disagi quotidiani per pedoni e ciclisti, e un numero crescente di incidenti.

Numeri alla mano, oltre la metà delle segnalazioni (1.067) ha riguardato buche sull’asfalto, spesso profonde, improvvise e pericolose. Seguono 345 casi di tombini sprofondati e 316 denunce di danni ai veicoli, causati da vere e proprie voragini. Ma non è tutto: 91 cittadini hanno segnalato infortuni su marciapiedi danneggiati, e in 89 casi sono stati richiesti interventi urgenti per lose traballanti o mancanti, a conferma di una crisi che non risparmia neanche le aree pedonali.

Non si tratta più solo di un fastidio passeggero o di un problema estetico. Per molti, spostarsi in città è diventato un percorso a ostacoli, dove ogni passo o buca può trasformarsi in un rischio concreto.

E se i torinesi segnalano, spesso con puntualità e senso civico, le risposte tardano ad arrivare. In meno della metà dei casi (824) è stata inviata una pattuglia sul posto. Le altre richieste vengono smistate verso uffici tecnici o magazzini manutentivi, in un sistema che, agli occhi dei cittadini, appare opaco e inefficiente.

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