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«Altro che corteo pacifico. E' stato un attacco allo Stato»

Dal blocco dei binari all’immagine della Meloni in fiamme, ferma condanna per quanto successo a Torino

I manifestanti bloccano i binari

I manifestanti bloccano i binari

Il blocco dei binari, il traffico in tilt e le immagini dei politici in fiamme hanno scatenato l’indignazione delle istituzioni. In particolare, ferma condanna è stata espressa per la foto della Meloni bruciata (episodio già successo il 30 marzo in occasione del Ramadan). «L'episodio avvenuto a Torino, durante il corteo Pro-Pal, con le immagini della premier Giorgia Meloni e del primo ministro israeliano Netanyahu date alle fiamme, è un atto vergognoso. Gesti come questo alimentano odio e tensioni sociali, lontano da ogni forma di legittima manifestazione democratica. Esprimo piena solidarietà a Giorgia Meloni e condanno quanto accaduto. Ora aspettiamo che anche le altre forze politiche, a partire da Giuseppe Conte ed Elly Schlein, dimostrino coerenza e prendano le distanze da simili episodi», dichiara la vice-capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Augusta Montaruli.

«E' gravissimo quanto accaduto nelle nostre città. A Bologna, Milano e Torino, dove si sono verificati scontri con le forze dell'ordine ed è stata data alle fiamme l'immagine della premier Meloni. Bruciare l'immagine del nostro premier è un fatto inaccettabile che ha in sé i germi pericolosissimi dell'odio e della violenza. Per questo esprimo solidarietà alla premier Meloni e alle donne e agli uomini che con impegno e sacrificio tutelano la sicurezza dei cittadini. Forza Italia dice sì al diritto di manifestare, ma condanna con fermezza queste derive estremiste», commenta il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. Quanto successo a Torino ieri è stato commentato anche da Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità: «A Torino e in altre città italiane, abbiamo visto foto e bandiere date alle fiamme e oggetti lanciati contro gli agenti. Mi pare evidente dove si trovino i “seminatori d'odio”». «A Torino scene vergognose: persone che bloccano i binari e i mezzi, impedendo ai cittadini di andare al lavoro o accompagnare i figli a scuola, e ancora attivisti che bruciano la foto della premier Meloni a cui ribadiamo la solidarietà. Tutto questo alimenta un clima di odio che ci allontana dalla via per la pace. Non si può trasformare il diritto a scioperare in un corteo ideologico sfruttando una tragedia umanitaria. Siamo certi che le misure che abbiamo previsto nel Decreto sicurezza per punire chi ha bloccato i binari possano vedere i loro effetti», affermano i deputati della Lega Elena Maccanti, segretario provinciale a Torino, e Alessandro Benvenuto, questore della Camera. «Altro che protesta: a Torino è stata pura violenza. Non dissenso, ma un attacco allo Stato», dichiarano Roberto Rosso, vice-capogruppo di Forza Italia al Senato e vicesegretario regionale, e Marco Fontana, segretario cittadino del partito a Torino.

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