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L'INIZIATIVA

Colazioni in reparto: "caffè e biscotti" con i direttori della sanità torinese

Livio Tranchida inaugura visite settimanali per uno spuntino con personale e pazienti

Colazioni in reparto:
"Un caffè e biscotti" con il nuovo direttore della sanità torinese.
Il via a una nuova iniziativa, pronto a diventare appuntamento fisso a ciclo settimanale, intitolato "Colazioni in reparto". Un'idea voluta espressamente dal nuovo Direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino, Livio Tranchida. 
A partire da domani mattina, ore 8, in compagnia di Lorenzo Angelone (Direttore sanitario), Tranchida girerà in tutti i reparti degli ospedali della Cdss per dei momenti di convivialità durante la colazione: colazione però, non a base di croissant, ma di tutto ciò che mangiano i pazienti ricoverati
Sarà occasione per i direttori non solo di far visita alle singole strutture e conoscere le eccellenze, ma anche affrontare i problemi e le carenze che verranno posti dal personale di reparto. Infatti il Direttore non parlerà solamente con i primari, ma anche con caposala e tutti i professionisti che ogni giorno si impegnano per la sanità pubblica. Insomma, un caffellatte in compagnia, per conoscersi e farsi raccontare (da chi ogni giorno "costruisce" la sanità) le emergenze da affrontare.

La volontà di Tranchida è quello di incontrare e stringere la mano a tutti in un clima costruttivo di armonia. Un momento simbolico la colazione per iniziare al meglio la giornata e per rendere merito a tutti coloro che si impegnano quotidianamente con una forte motivazione per la nostra salute.

Il primo appuntamento prevede mercoledì 24 settembre colazione alle ore 8 in reparto di sub intensiva del professor Renato Romagnoli (Direttore della Chirurgia Generale 2 universitaria - Centro Trapianti di Fegato).

Mentre giovedì 25 alla stessa ora appuntamento in degenza mista oncologica delle strutture Radioterapia - Oncologia medica 2 - Endocrinologia Oncologica (dirette dal professor Umberto Ricardi, dal dottor Massimiliano Icardi e dalla professoressa Emanuela Arvat).

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