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23 Settembre 2025 - 17:30
Le microplastiche riducono la sopravvivenza delle api e ne alterano comportamento e funzioni vitali
Negli ultimi decenni le popolazioni di api e impollinatori sono in forte calo per cause legate all’attività umana, tra cui pesticidi, perdita di habitat e, più recentemente, microplastiche. Queste ultime, già note per gli effetti tossici in mare e nei fiumi, sono state rinvenute anche nel miele e negli esoscheletri delle api, con studi che ne dimostrano l’impatto sul sistema immunitario e sulla vulnerabilità alle infezioni.
Una ricerca recente ha rilevato che l’ingestione di polietilene riduce la sopravvivenza e altera i comportamenti alimentari delle api, senza però compromettere memoria e apprendimento. I dati impongono ulteriori studi su tipologie, dosaggi e condizioni diverse di esposizione, per valutare appieno i rischi delle microplastiche su insetti fondamentali per gli ecosistemi e la produzione alimentare.
In Piemonte cresce la preoccupazione per l’impatto della plastica sugli impollinatori, con richieste di intervento avanzate in Consiglio regionale. La consigliera del Partito Democratico Laura Pompeo ha parlato della presenza di nanoplastiche nel cervello delle api come di «un campanello d'allarme che non possiamo permetterci di sottovalutare». Ha ricordato che «queste particelle non solo contaminano l'ambiente, ma penetrano nei tessuti degli impollinatori, compromettendone l'orientamento, la sopravvivenza e, di conseguenza, la nostra sicurezza alimentare». Pompeo ha annunciato di aver presentato «un'interrogazione per sapere dall'Assessore competente se intenda avviare programmi di monitoraggio nei suoli e nelle acque piemontesi, campagne di sensibilizzazione rivolte a cittadini e imprese e prevedere un piano regionale per la tutela degli impollinatori».
La consigliera ha aggiunto che «le api sono fondamentali per l'agricoltura e per la biodiversità. In Piemonte il loro lavoro genera un valore economico stimato di oltre 450 milioni di euro all'anno». Ha evidenziato inoltre che «la Pianura Padana sia tra le aree più contaminate d'Europa, con concentrazioni di microplastiche nel Po cinque volte superiori alla media europea» e che le fonti di inquinamento «si trovano ovunque». Pompeo ha concluso che «la salute delle api coincide con quella del nostro ambiente e del nostro cibo. La Regione Piemonte ha il dovere di agire, di proteggere gli apicoltori e di garantire un futuro sostenibile».
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