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Il progetto

Politecnico Torino: nuove misure per la parità di genere nel corpo docente

Dal 2018 al 2024 le promozioni femminili sono passate dal 16,85% al 31,15% grazie alle politiche premianti. L'ateneo registra performance superiori alla media nazionale nella riduzione del divario di genere

Politecnico Torino: nuove misure per la parità di genere nel corpo docente

Il Politecnico di Torino rafforza il suo impegno per la parità di genere nelle carriere accademiche con l'approvazione di una nuova policy da parte del Consiglio di Amministrazione. L'iniziativa prevede incentivi economici per i dipartimenti che favoriscono le progressioni di carriera delle docenti donne verso le posizioni apicali.

La misura approvata stabilisce la restituzione di un terzo del costo in punti organico ministeriali per le promozioni delle docenti alla prima fascia, con un investimento massimo previsto di 1,7 punti organico in tre anni. Questa strategia rappresenta l'evoluzione di un percorso iniziato nel 2022 per contrastare le disparità di genere nel mondo accademico.

RISULTATI SIGNIFICATIVI RAGGIUNTI
I dati mostrano progressi concreti negli ultimi anni. Nel 2018 i docenti di prima fascia erano 222 uomini e 45 donne, con un divario del 66,29%. Nel triennio 2022-2024 il gap si è ridotto al 37,70%, con 84 promozioni maschili e 38 femminili, registrando una diminuzione del 43,12% del divario iniziale.

Il miglioramento si riflette anche nel Glass Ceiling Index, l'indicatore che misura la parità di genere nell'accesso alle posizioni apicali. Dal valore di 2,2 del 2018 si è scesi a 1,38 a fine 2024, con una riduzione di oltre il 30% in sei anni, performance superiore alla media nazionale che si attesta intorno al 10%.

Per il triennio 2025-2028 l'ateneo ha definito un approccio più mirato, destinando gli incentivi ai dipartimenti dopo l'esito dei concorsi. Questo sistema permette maggiore autonomia nella scelta dei settori disciplinari dove sono presenti donne abilitate con le migliori possibilità di promozione.

La professoressa Arianna Montorsi, direttrice del Centro Studi di Genere istituito nel 2024, sottolinea l'importanza del monitoraggio continuo dei dati per valutare l'impatto delle politiche adottate. Il centro permette di far comprendere alla comunità accademica l'esistenza del divario di genere nelle discipline STEM e di migliorare l'efficacia degli interventi.

La vicerettrice per le Pari Opportunità Claudia De Giorgi evidenzia come l'iniziativa sia parte del Gender Equality Plan 2025-27 che prevede 51 azioni specifiche. Il rettore Stefano Corgnati esprime soddisfazione per l'approccio basato sui dati, che consente di ottimizzare i risultati delle politiche di inclusione considerando il capitale umano come risorsa fondamentale dell'ateneo.

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