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A Torino il Forum internazionale su biotecnologie industriali e bioeconomia circolare

Dal 25 settembre alla Cavallerizza Reale confronto tra imprese, ricerca e istituzioni su politiche, tecnologie e filiere bio-based

A Torino il Forum internazionale su biotecnologie industriali e bioeconomia circolare

L’appuntamento riunisce operatori pubblici e privati delle filiere bio-based per discutere chimica da fonti rinnovabili, biotech industriale, agro-food, bioenergie e gestione del rifiuto organico

A Torino, nella Cavallerizza Reale dell’Università, si svolge dal 25 settembre il Forum internazionale sulle biotecnologie industriali e la bioeconomia, promosso dal Cluster SPRING con Innovhub-SSI. L’appuntamento riunisce operatori pubblici e privati delle filiere bio-based per discutere chimica da fonti rinnovabili, biotech industriale, agro-food, bioenergie e gestione del rifiuto organico e dei fanghi in ottica di nuovi bioprodotti. In agenda anche il ruolo delle infrastrutture di ricerca e la necessità di strumenti di governance coerenti con la transizione industriale in corso.

Tra gli interventi figurano imprese e organismi di riferimento – tra cui Novamont, NatureWorks, IFF, Stellantis, TotalEnergies Corbion, Lavazza, SMAT, IP e Commissione europea – insieme a Regione Piemonte, Università e Politecnico di Torino, Environment Park, Confindustria Piemonte e Federchimica-Assobiotec. Innovhub-SSI coordina sessioni di matchmaking nell’ambito di Enterprise Europe Network, con la partecipazione di investitori europei, asiatici e statunitensi.

Il messaggio centrale dell’evento è la richiesta di politiche mirate e stabili per favorire investimenti, impianti e reti di bioraffinerie territoriali, superando l’applicazione di schemi regolatori pensati per settori tradizionali. Le istituzioni locali evidenziano il potenziale del Piemonte, dove la base agroalimentare si affianca a un ecosistema industriale e di ricerca attivo nelle tecnologie bio-based.

Il Rapporto sulla Bioeconomia in Europa di Intesa Sanpaolo (2024) stima nell’UE27 un output di 3.042 miliardi di euro, pari all’8,7% dell’economia e oltre 17 milioni di addetti. In Italia l’output è di 426,8 miliardi (–0,4% sul 2023 a prezzi correnti), circa il 10% della produzione complessiva e il 7,7% dell’occupazione. Il Paese pesa per il 14% sulla bioeconomia dell’UE27, quota superiore a quella del totale attività economiche (12,4%). A livello europeo, la bioeconomia è più rilevante nei Paesi mediterranei (10,3%) e nordici (9,7%); ovunque la filiera agroalimentare rappresenta oltre la metà del valore, con specializzazioni del Mediterraneo nel sistema moda bio-based e dei Paesi nordici in legno-arredo e carta.

Il Forum prosegue fino a domani con sessioni tecniche e incontri bilaterali, con l’obiettivo di mettere a sistema competenze scientifiche, domanda industriale e strumenti finanziari per sviluppare filiere competitive e circolari.

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