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Automotive & Analisi
06 Ottobre 2025 - 07:20
Cambiano, e piuttosto in fretta, i piani in casa Fiat e Stellantis. Il ceo Antonio Filosa sta affinando quello che sarà il piano industriale e sono iniziate manovre importanti: alla chiusura delle fabbriche per "adeguare la produzione al mercato", in tutta Europa e anche a Mirafiori, si aggiungono nuove assegnazioni di modelli, persino new entry di gamma. L'ultima novità è la nuova fabbrica in Sudafrica. Mentre indiscrezioni di Bloomberg parlano di un nuovo investimento, che porterebbe il totale a 10 miliardi di dollari, negli USA. Uno scenario di cui al momento non si percepisce il quadro generale, ma su cui i dipendenti di Mirafiori vorrebbero capire di più: ed è questa una delle ragioni per cui i sindacati stanno aspettando l'incontro del prossimo 20 ottobre, qui a Torino. Ma cosa potrebbe dire loro Filosa? Ecco quello che sappiamo.
I piani per Torino, si sa, sono legati alla Fiat 500 Ibrida, che ha debuttato al Salone Auto nella sua versione speciale "Torino" e sarà in produzione da novembre: già raccolti i primi ordini, consegne da febbraio 2026. Obiettivo: 5mila vetture prodotte entro fine anno. Ma saranno questi i numeri?
Di recente, infatti, Stellantis ha corretto i piani produttivi per evitare l'accumulo di scorte. Chiusi per alcuni giorni due stabilimenti in Francia, ma anche in Germania e ovviamente in Italia con Pomigliano e Cassino. Solo pochi giorni a Mirafiori, principalmente perché gli ordini della Fiat 500e sono ancora pochi. E dunque ci si chiede come si pensi, con questo modello, di raggiungere le stime produttive che affiancheranno l'Ibrida. Nonostante gli incentivi abbiano portato il prezzo sotto i 10.000 euro.
In compenso a Mirafiori il reparto cambi eDct lavora sui tripli turni su sei giorni, dovendo la produzione servire metà dei fabbisogni del Gruppo. I lavoratori lamentano però la sperequazione dei carichi lavorativi, in uno stabilimento dove un migliaio di persone sono regolarmente in cassa integrazione a rotazione.
Da Filosa ci si aspetta l'annuncio di un secondo modello, questo si sa. Per esempio l'erede della Fiat Tipo che era prodotta in Turchia. Invece, al momento, le mosse di Stellantis - soprattutto per Fiat - sono puntate all'estero: la Fiat Grande Panda viene spinta con decisione e oltre che in Serbia - dove resta difficile trovare operai - verrà prodotta in Algeria, a sostituire la vecchia Fiat 500 che esce di scena.
Pronta a entrare in scena, in compenso, una nuova Fiat: la Grizzly, ossia quel Suv di segmento C che finora identificavamo con la Pandissima o GigaPanda. La base sarà quella e andrà a sfidare concorrenti del calibro di Dacia Duster. La produzione, assieme a quella della Fastback, sarà in Marocco, nello stabilimento che punta a oltre mezzo milione di veicoli l'anno e su cui Stellantis ha puntato oltre 1,2 miliardi.
E in Africa, Stellantis ha appena attuato una modifica ai propri piani che riguardano la nuova fabbrica di Gqeberha - ex Port Elizabeth - in Sudafrica. Qui era previsto l'assemblaggio del pick-up Peugeot Landtrek, ma costi ed economie di scala avrebbero convinto il board della necessità di sfruttare meglio l'impianto, destinandovi altri modelli. L'ipotesi è di un suv più piccolo o addirittura la stessa Grande Panda o la Peugeot 208. Lo stabilimento sarà alimentato da fornitori locali, secondo le nuove strategie del Gruppo. Come Kenitra. Inizio produzione, metà del 2027.
E poi ci sono gli USA (dove Filosa ha la propria sede operativa): dopo i 5 miliardi annunciati mesi fa da John Elkann, adesso il Gruppo - consapevole dell'importanza di quel mercato, dove nell'ultimo trimestre ha riguadagnato il 6% - punterebbe ad aumentare l'impegno, con altri 5. Lo dice Bloomberg, parlando dell'atteso rilancio del brand Chrysler.
Incertezza tra i sindacati, dicevamo: perché finora il piano in Italia - annunciato in periodo di interim dopo le dimissioni di Carlos Tavares, davanti alle commissioni parlamentari, da John Elkann e dal coo Jean Philippe Imparato - prevedeva investimenti attorno ai 2 miliardi di euro e impegni per 6 miliardi con i fornitori. Ma di novità, se così si può dire, ci sono solo la Fiat 500 Ibrida, appunto, la Jeep Compass a Melfi (ma sparirebbe, assurdamente la Renegade) e la Lancia Gamma in fase di preproduzione sempre a Melfi. E poi? "Vogliamo sapere adesso cosa intende fare Filosa - ha detto Rocco Palombella, Uilm -. Aspettare il 2026 significa accumulare perdite e disastri".
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