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Il nuovo “svincolo” di corso Venezia in mano a pusher e prostitute

Inviate al prefetto 1.197 firme di residenti e commercianti: «Ora basta, chiediamo più sicurezza»

Il nuovo Tossic Park di Torino, in corso Venezia, non lontano da via Boccherini

Il nuovo Tossic Park di Torino, in corso Venezia, non lontano da via Boccherini

Quasi 1.200 firme, per la precisione 1.197, inviate al prefetto Donato Cafagna per chiedere che intervenga per riportare la sicurezza nel loro quartiere. Le hanno raccolte con una petizione i residenti e i commercianti della vie Luigi Boccherini, Toscanini, Porpora, Sempione, di corso Vercelli e dei giardini San Domenico Savio per segnalare «il degrado assoluto che si manifesta ormai da troppo tempo in questo spicchio della città, al confine di quartieri problematici: Rebaudengo, Barriera di Milano, Borgo Vittoria e Madonna di Campagna».

L’attenzione, ancora una volta, si concentra sui due edifici che da anni sono diventati terra di nessuno, rifugio di spacciatori, senzatetto e tossicodipendenti: «Le ex piscine Sempione, ormai lasciate in balia di gruppi di disperati e l’area ex Gondrand, che, nonostante progetti di bonifica e recupero, continua ad esistere come monumento al deterioramento sociale». «Il grado di pericolosità della zona - spiegano i residenti al prefetto - è aumentato da quando è stato aperto lo svincolo da corso Venezia su via Boccherini. Da allora, in quest’ultimo tratto della via, vediamo ad ogni ora del giorno individui che su auto, monopattino o semplicemente a piedi, spacciano droghe varie. Siamo testimoni di scene di prostituzione di giovani donne che si vendono per una dose, di danneggiamenti e furti alle auto posteggiate in strada e di tentati scippi, principalmente a donne e anziani. Nella zona dei garage degli edifici di via Boccherini si sono verificati vari furti o tentativi e la paura ad accedervi nelle prime ore del giorno o in orari notturni è aumentata, per timore di aggressioni». Alcuni reati sono stati denunciati ma altri no. «Ormai, molte persone vivono in uno stato di rassegnazione perché è da troppo tempo che le nostre denunce o chiamate alle forze pubbliche vengono trascurate, sottovalutate o del tutto ignorate. Siamo stanchi di vivere nella costante paura e nel degrado. In quanto cittadini ed esseri umani abbiamo il diritto a vivere in sicurezza e in un luogo dignitoso». E così 1.197 persone chiedono al prefetto «di convocare con urgenza una riunione con le varie forze dell’ordine, al fine di poter risolvere in modo definitivo le problematiche legate alla sicurezza dei quartieri in oggetto».

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