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Il caso

Monopattini a Torino: 8mila multe e 500 incidenti, rinnovare lo sharing?

Monopattini elettrici, tra boom urbano e emergenza sicurezza: oltre 8.000 multe, quasi 500 incidenti e 3 morti mentre cresce lo scontro politico sul rinnovo dello sharing

monopattini

Michele Checa multa, simbolicamente, un monopattino

È sempre più frequente vederseli frecciare di fianco, facendo zig-zag tra pedoni e automobilisti. I monopattini elettrici sono ormai parte integrante del paesaggio urbano torinese. Ma non per questo il dibattito – politico e non – stenta a frenarsi. Soprattutto alla luce dei numeri che continuano a preoccupare: oltre 8mila multe da aprile 2024 a oggi, con quasi 500 incidenti e 3 morti. Per questo ciclicamente se ne torna a parlare: dal “Piano monopattini”, chiesto con gran voce dal vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao pochi mesi fa, dopo la tragica morte del 15enne Francesco Arauco, proprio a bordo di un monopattino, a questo pomeriggio.

A fine ottobre scadrà il bando attualmente in vigore che regola il servizio di sharing: “è proprio il caso di rinnovarlo con questi numeri?”. La domanda è arrivata dagli scranni dell’opposizione dall’onorevole e consigliera comunale in quota Lega Elena Maccanti, ed è rivolta all’assessora con deleghe alla Mobilità Chiara Foglietta.

“Il problema è evidente: i cittadini denunciano quotidianamente situazioni di caos e pericolo sulle strade. L’Unione ciechi e ipovedenti parla di vero e proprio disastro civico”, ha spiegato Maccanti, criticando duramente l’attuale gestione del servizio. “I monopattini si trovano ovunque tranne che nei parcheggi autorizzati: sui marciapiedi, davanti alle abitazioni, in zone sensibili. L’associazione ciechi lo ha segnalato più volte. E non si garantisce nemmeno l’obbligo del casco previsto dalla legge”, dice, “per cui mancherebbe ancora il decreto attuativo”.

L’assessora Foglietta difende l’operato della Giunta: “Da alcune analisi sul territorio della Circoscrizione 1 i risultati sulla definizione degli stalli sono positivi. E stiamo studiando l’uso di queste aree per ridurre gradualmente la malasosta”.

Tra le novità, la firma di una nuova convenzione a settembre che coinvolge Torino e altri 15 comuni della cintura in un avviso pubblico coordinato dalla Città Metropolitana. L’obiettivo è avere una gestione più omogenea e condivisa del servizio.

Foglietta ha inoltre sottolineato la stabilizzazione del numero di monopattini in città – attualmente 3mila – dopo una riduzione avvenuta negli anni precedenti. Gli operatori attivi sono passati da quattro a due, e la sperimentazione delle aree di parcheggio dedicate sta dando risultati incoraggianti.

I numeri: 8mila violazioni e 500 incidenti

Nonostante le misure in corso, i dati evidenziano ancora un’importante diffusione di comportamenti scorretti. Da aprile 2024 a oggi, la polizia locale ha effettuato 1.668 controlli sui monopattini, registrando ben 8.125 violazioni.

  • 5.285 multe per sosta irregolare
  • 2.840 per infrazioni alla guida
  • 1.929 per il mancato utilizzo del casco (obbligatorio per legge, ma manca il decreto attuativo)
  • 477 incidenti che hanno coinvolto monopattini, sia in sharing che privati

Numeri che lasciano perplessa Maccanti: “La Giunta rilancia un accordo che coinvolge altri 15 comuni e che ignora il disagio dei torinesi. Serve un intervento deciso, non un’espansione del servizio”.

Oltre a Torino, infatti, coinvolti anche Collegno, Grugliasco, Nichelino, Venaria Reale, Rivoli, Beinasco, Moncalieri, Borgaro, Orbassano, Mappano, San Mauro Torinese, Alpignano, Rivalta, Trofarello e Pianezza.

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