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Gli interventi

Ecco i giardini pubblici che cambiano: parkour e splashpad nel Di Vittorio

Circa 50 i parchi interessati dal Piano triennale React Eu Pon Metro; 7 ancora da avviare

Ecco i giardini pubblici che cambiano: parkour e splashpad nel Di Vittorio

Pavimentazioni usurate, giochi vecchi e poco sicuri, aree verdi sottodimensionate rispetto agli standard attuali. È da questa fotografia che parte il grande piano di riqualificazione delle aree gioco della città, che coinvolge circa 50 parchi e giardini disseminati entro le 8 Circoscrizioni cittadine, con l’obiettivo di trasformarli in spazi moderni, sicuri e inclusivi.
Sette interventi sono ancora in fase di avvio. Tra di essi figura il giardino di piazza Volgograd, nella Circoscrizione 6, e l’area esterna della biblioteca “Don Milani” in via dei Pioppi. Entrambi rientrano nei finanziamenti PNRR, destinati non solo al miglioramento delle biblioteche comunali, ma anche alla riqualificazione delle aree verdi pubbliche situate entro 750 metri dalle stesse.
Otto cantieri sono invece attualmente in corso di realizzazione, tra cui il giardino di piazza Moncenisio, nella Circoscrizione 4, e l’ex giardino Operaie di Superga, pronto a essere inaugurato nei prossimi giorni.
Tutti questi interventi rispondono a un’esigenza comune: restituire ai bambini delle varie zone cittadine spazi gioco sicuri e stimolanti. I lavori prevedono infatti la rimozione delle vecchie attrezzature, spesso danneggiate dall’usura o dalle intemperie, e la sostituzione con nuovi giochi accessibili e inclusivi. Nuova pavimentazione antitrauma colorata colata in opera. Panchine, cestini e pavimentazioni dei piazzali più manutenuti. È il piano condiviso ieri mattina dagli Uffici del Verde di Palazzo civico, in commissione consiliare.
A darne spiegazione l’assessore con deleghe al Verde Francesco Tresso.
Tra i progetti più innovativi quello del Parco Di Vittorio, in Circoscrizione 8, che sarà dotato di uno splashpad – una superficie interattiva con giochi d’acqua – pensato per offrire un’esperienza ludica durante la stagione estiva. L’intervento prevede anche la riqualificazione della passerella esistente, la creazione di una zona relax, l’inserimento di attrezzature per il parkour, spazi di aggregazione giovanile con tavoli, panche e ping pong, e la messa a dimora di 31 nuovi alberi.
Una parte dei finanziamenti deriva dal programma europeo React-EU PON Metro Plus, che ha segnato un cambiamento di approccio rispetto al passato: fino al 2020, infatti, la manutenzione delle aree gioco rientrava nel bilancio del verde straordinario. Ora, invece, si punta su un taglio più innovativo e tecnologico, con una forte attenzione alla partecipazione cittadina. «È un campo molto sentito dai residenti, che hanno partecipato attivamente alle proposte», spiegano dagli uffici tecnici.

Sul fronte progettuale si sottolinea il lavoro ai Giardini Reali Inferiori, che si rifanno al tema animale in omaggio alla loro posizione: quella del primo zoo cittadino. A Parco Dora, invece, si sta concludendo un progetto tra i più pionieristici in Italia: grazie a un finanziamento del Consiglio dei Ministri, sarà possibile unire e omologare le diverse strutture dell’area.
Un esempio virtuoso - ma solo sulla carta - è invece quello del giardino Madre Teresa di Calcutta, di corso Vercelli, dove si è voluta promuovere «un’occupazione positiva» dello spazio pubblico, valorizzando l’incontro tra culture diverse, anche attraverso la progettazione di tessuti urbani alternativi, come una pista da skateboard. Qui ci si scontra con una realtà che ogni giorno è ancora fatta di risse e disturbo della quiete pubblica per i residenti.
Infine, sul fronte dell’accessibilità: «Si fa ancora troppa confusione», sottolinea il consigliere in quota Pd Angelo Catanzaro. «Quando si parla di giochi “accessibili”, spesso ci si limita alle disabilità motorie, escludendo i bambini con disabilità sensoriali o cognitive», dice.
Ma l’assessore Tresso rivendica il cambio di passo: «In generale quasi tutte le attrezzature ludiche nelle riqualificazioni sono di tipo inclusivo», assicura.

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