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Il mercatino della refurtiva sfrattato da un cantiere ma i venditori si spostano nel giardino e lo riaprono

Via libera del Comune al potenziamento dell'illuminazione ma i residenti invocano anche una cancellata

Il mercatino della refurtiva sfrattato da un cantiere ma i venditori si spostano nel giardino e lo riaprono

Il mercatino della refurtiva sfrattato da un cantiere ma i venditori si spostano nel giardino e lo riaprono

Quando i residenti di Barriera di Milano hanno visto comparire le reti arancioni, hanno pensato che finalmente gli operai stessero per installare la cancellata richiesta da mesi per fermare il mercatino della refurtiva che ogni giorno viene allestito in largo Giulio Cesare, all'altezza di via Volpiano. In realtà si tratta di un cantiere di Italgas che però ha sortito, almeno per il momento, l'effetto desiderato: impedire l'allestimento delle "bancarelle" abusive. Ma il problema in realtà si è solo spostato: i venditori non si sono fatti scoraggiare e hanno occupato le panchine del giardino vicino, trasformate in bancarelle improvvisate di merce di dubbia provenienza.

I residenti del quartiere, negli ultimi mesi, hanno incontrato il prefetto Donato Cafagna e l'assessore comunale Chiara Foglietta per esporre la problematica e le proprie richieste. La vicenda è nota ormai da tempo: il "giardino delle Tre lanterne", come è nota nel quartiere l'area di largo Giulio Cesare, dallo scorso anno è stato occupato da persone che a partire dal tardo pomeriggio allestiscono una sorta di mercatino di merce, nel migliore dei casi, ripescata dai cassonetti dell'immondizia o, nel peggiore, provento di furti. Un "suk" strettamente collegato agli spacciatori che vendono droga a pochi metri di distanza visto che i proventi servono quasi sempre per comprarsi una dose. Ecco perché residenti e commercianti, esasperati per il degrado e l'aumento di scippi, furti e altri reati, hanno chiesto più controlli, una recinzione e l'aumento dell'illuminazione pubblica.

Richieste che sono state accolte con favore dagli interlocutori istituzionali. Negli ultimi mesi i controlli sono aumentati e ci sono stati anche un paio di sgomberi ma purtroppo i venditori sono poi tornati al "lavoro" già il giorno successivo. Ad agosto la giunta ha deliberato la spesa di 500mila euro per l'illuminazione pubblica del giardino delle Tre Lanterne e per altre zone della città e l'inizio dei lavori è quindi ormai alle porte. Più complicata la questione della cancellata: il Comune di Torino infatti ha intenzione di installarla ma bisogna prima risolvere alcune problematiche legate al fatto che quella è un'area Italgas e bisogna quindi poter garantire l'accesso agli operai nel caso di bisogno (come in questi giorni) e anche agli operatori ecologici per ripulirla nel caso in cui qualcuno vi lanciasse dei rifiuti all'interno. Quanto avvenuto in questi giorni però fa sorgere qualche dubbio: visto che il mercatino è stato solo spostato di qualche metro, la recinzione servirà davvero a risolvere il problema?

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