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La guerra degli Agnelli

Eredità Agnelli, ecco Margherita: "Questa è la vera volontà di mio padre"

Dopo la rivelazione di nuovi documenti segreti che donavano le società a Edoardo (morto il giorno dopo)

Eredità Agnelli, ecco Margherita: "Questa è la vera volontà di mio padre"

La cessione della Dicembre a Edoardo Agnelli il giorno prima della sua morte? Carte segrete, sconosciute. Così come il testamento svelato poco tempo fa. Cose di cui Margherita Agnelli ignorava l'esistenza, ma su cui adesso può affermare che fossero le reali intenzioni di suo padre Gianni Agnelli.

"Prendiamo atto della pubblicazione di documenti confermativi della volontà Gianni Agnelli di destinare la partecipazione nella Dicembre al figlio Edoardo, cui sono seguite alcune singolari dichiarazioni dei legali dei fratelli Elkann" è l'inizio della nota stampa dei legali di Margherita Agnelli sul nuovo colpo di scena nella grande battaglia giudiziaria.

Viene ricordato che, alla morte dell'Avvocato nel 2003, "le uniche disposizioni di ultima volontà conosciute (e persino pubblicate su siti web) aventi ad oggetto la Dicembre erano quelle di cui alla Lettera di Monaco del 1996, con la quale l’Avvocato Agnelli disponeva in favore del nipote John Elkann". La lettera scritta prima di un delicato intervento al cuore e in cui parla del rifiuto di Edoardo a ricevere le quote societarie.

Pochi giorni fa, invece, dai documenti sequestrati dalla Guardia di Finanza e poi confluiti nella causa civile, emerge un documento del 1998, "che attesta l’intervenuta revoca delle disposizioni del 1996, che non esprimevano più la volontà di Gianni Agnelli. In sede di apertura e pubblicazione del testamento, tali disposizioni autografe avrebbero dovuto essere rese note a tutte le parti interessate. È principio pacifico che nessuna ultima volontà possa essere legittimamente “riferita” da terzi in forma “verbale” o sulla base di mere dichiarazioni successive alla morte del de cuius".

Dunque per Margherita qualcuno ha nascosto documenti importanti (l'esecutore testamentario era Franzo Grande Stevens, ma se ne chiamò fuori all'atto della lettura del testamento) e adesso si sottolinea che Agnelli "nemmeno nell’ultima fase della sua vita e pur mantenendo integra la capacità e facoltà giuridica d’intervenire, non ritenne di disporre della propria partecipazione nella Dicembre in favore di terzi, revocando le disposizioni testamentarie autografe del 1998 a beneficio di Edoardo". E ora questa volontà potrebbe essere utile a Margherita nella causa civile contro il figlio John.

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