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Evento
15 Ottobre 2025 - 23:30
Il presidente del Consiglio Nazionale Forense (CNF), Francesco Greco, ha sottolineato che la tecnologia e la tecnocrazia non devono prevalere sugli aspetti umani del diritto
Da domani, Torino ospiterà il 26° Congresso Nazionale Forense, un evento che riunirà circa 2.500 congressisti, inclusi 657 delegati, per un’intensa agenda di incontri e discussioni. Durante i tre giorni di congresso, l’attenzione sarà focalizzata su come l’evoluzione tecnologica stia ridefinendo il ruolo dell’avvocato e il funzionamento del sistema giudiziario italiano. Il tema centrale sarà la relazione tra tecnologia e giustizia, con particolare attenzione all’Intelligenza Artificiale (IA), strumento sempre più presente nella quotidianità ma anche fonte di preoccupazione per gli operatori del settore legale.
Il presidente del Consiglio Nazionale Forense (CNF), Francesco Greco, ha sottolineato che la tecnologia e la tecnocrazia non devono prevalere sugli aspetti umani del diritto. “Dobbiamo imparare a governare l’IA senza esserne dominati”, ha affermato, ponendo l’accento sul rischio che l’automazione dei processi giudiziari possa mettere in secondo piano i diritti delle persone coinvolte. Il congresso si propone quindi di affrontare il tema della tecnologia come strumento al servizio della giustizia, ma con una visione critica riguardo al suo impatto sulla professione legale.
Oltre alla questione dell’IA, saranno trattati temi fondamentali riguardo allo stato della giustizia italiana e ai nuovi spazi di consulenza che l’avvocatura può occupare al di fuori delle aule di tribunale. Simona Grabbi, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Torino, ha sottolineato la necessità per gli avvocati di acquisire competenze tecnologiche, aggiungendo che "è necessario integrare il sapere scientifico con la pratica legale".
Il congresso prevede anche confronti con esponenti del governo e delle forze politiche, per discutere le riforme in materia di giustizia e sulle possibili modifiche legislative che potrebbero migliorare l’efficienza del sistema. Uno degli obiettivi principali sarà quello di ottenere impegni precisi sulle riforme che riguardano il diritto di accesso alla giustizia e la protezione dei diritti dei cittadini.
Un altro tema importante sarà la riforma dell’ordinamento della professione forense, che ha visto un importante riconoscimento da parte del governo. Greco ha infatti annunciato che il progetto di riforma, presentato dal CNF, è stato recepito dal governo e trasformato in un disegno di legge delega, avviando così il percorso parlamentare. Questo segna un passo significativo nella valorizzazione del ruolo degli avvocati all’interno del sistema giuridico nazionale.
Il congresso non si concentrerà solo sui temi tecnici, ma offrirà anche un’opportunità per riflettere su come l’avvocatura possa affrontare le sfide future e mantenere la sua centralità in un mondo sempre più digitalizzato. Concludendo, Greco ha enfatizzato che il futuro della professione non è lontano, ma è già presente e bisogna prepararsi sin da subito: “Il futuro non è fra trent'anni, il futuro è domattina”.
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